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Mario, il primo caso di suicidio assistito in Italia: le ultime, commoventi parole

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Paolo Colantoni

Alle 11.05 è morto Mario, il primo caso di suicidio assistito in Italia. Le sue ultime parole sono da brividi

In Italia se ne parlava da anni, tra richieste, smentite e le inevitabili polemiche. A novembre scorso, quando venne dato l’ok al primo suicidio assistito di Mario (il 44enne di Senigaglia, rimasto tetraplegico da dodici anni) furono molte le dichiarazioni di soddisfazioni. Su tutte quelle di Mina Welby, che si schierò immediatamente con la famiglia del ragazzo.

Morto ‘Mario’, vero nome Federico Carboni, primo suicidio medicalmente assistito Italia.
ASSOCIAZIONE COSCIONI/

Oggi la vicenda ha avuto il suo epilogo. Alle 11.05 di oggi è morto ‘Mario’ la cui identità, rimasta nascosta finora, è Federico Carboni. A comunicare il decesso del 44enne tetraplegico di Senigallia (Ancona) il quale aveva ottenuto il via libera per il suicidio medicalmente assistito, procedura avvenuta oggi per la prima volta in Italia, è stata l’Associazione Luca Coscioni che lo ha affiancato anche nella battaglia legale successiva alla sentenza della Corte Costituzionale sulla vicenda Cappato/djFabo e che ha raccolto fondi per la strumentazione necessaria.

“A nome di tutta l’Associazione Luca Coscioni, esprimiamo gratitudine a Federico per la fiducia che ci ha dato in questi due anni, da quando ha preferito rinunciare alla possibilità di andare a morire in Svizzera e ha scelto di far valere i propri diritti in Italia”. L’uomo, che da 12 anni è tetraplegico, aveva ottenuto il via libera alla procedura. “Ci stringiamo attorno alla mamma, agli amici e a tutte le persone che gli hanno voluto bene. – hanno dichiarato Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretario Nazionale e Tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni.La sua caparbietà non gli ha soltanto consentito di ottenere ciò che voleva, ma ha aperto la strada per coloro che d’ora in poi si troveranno nelle stesse condizioni. Per Federico, l’Associazione Luca Coscioni ha dovuto sostituire lo Stato nell’attuazione dei diritti. Continueremo ad aiutare chi ce lo chiederà. A questo punto, una legge come quella approvata alla Camera non servirebbe più”.

“Ora sono libero di volare”

“Ora finalmente sono libero di volare dove voglio”. Sono queste le ultime parola di Federico Carboni, 44 anni, conosciuto fino a oggi come ‘Mario’, primo caso in Italia ad avere diritto al suicidio assistito.”Non nego che mi dispiace congedarmi dalla vita, sarei falso e bugiardo se dicessi il contrario perché la vita è fantastica e ne abbiamo una sola. Ma purtroppo è andata così – ha detto – Ho fatto tutto il possibile per riuscire a vivere il meglio possibile e cercare di recuperare il massimo dalla mia disabilità, ma ormai sono allo stremo sia mentale sia fisico. Non ho un minimo di autonomia della vita quotidiana, sono in balìa degli eventi, dipendo dagli altri su tutto, sono come una barca alla deriva nell’oceano. Sono consapevole delle mie condizioni fisiche e delle prospettive future quindi sono totalmente sereno e tranquillo di quanto farò. Con l’Associazione Luca Coscioni ci siamo difesi attaccando e abbiamo attaccato difendendoci, abbiamo fatto giurisprudenza e un pezzetto di storia nel nostro paese e sono orgoglioso e onorato di essere stato al vostro fianco”

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Paolo Colantoni