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Politica

Il report europeo fa infuriare Meloni e Salvini, inseriti tra gli “estremisti”

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Francesco Gnagni

Per l’Europa Lega e Fratelli d’Italia sono due partiti estremisti di destra, nonostante i sondaggi registrino la loro crescita e ipotizzino un futuro al governo italiano insieme. 

(Ansa)

Come nota il quotidiano Libero, la Commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni dell’Unione europea ha stilato un elenco di “formazioni neofasciste” in Europa, e tra queste vi ha inserito sia il partito di Meloni che quello di Salvini. L’unico problema è che gli autori del rapporto, spiega il quotidiano diretto da Alessandro Sallusti, sono “rossi”.

Non si considera infatti che le due formazioni meloniane e salviniane godano di regolare consenso democratico, grazie ai voti degli elettori che li hanno sostenuti alle urne, comprese le ultime amministrative, e che di certo in Italia è molto difficile che circolino a piede libero milioni di estremisti di destra pericolosi e sovversivi.

Gli attacchi europei contro Lega e Fratelli d’Italia

Insomma, se nel primo giorno dopo il successo del centrodestra alle amministrative si sono registrati pesanti attacchi da parte della sinistra italiana nei confronti degli avversari di destra, due giorni dopo si registrano quelli che arrivano dai “compagni” europei. 

Tutto riporta alla studio discusso all’Europarlamento sull’estremismo di destra nell’Ue, un testo di 170 pagine in cui una dietro l’altra vengono individuate tutte quelle che sono considerate presunte formazioni di destra radicale, con l’obiettivo di riconoscerne caratteristiche distintive e azioni violente, per “comprendere e misurare il fenomeno”. 

Tra queste, però, vi sono anche Lega e Fratelli d’Italia, e ciò rende lo studio piuttosto controverso, portano il quotidiano di destra ad attaccarlo duramente. Anche perché i due partiti italiani, definiti “partiti di destra radicale e nazionalisti radicali”, rappresentano due quinti dell’elettorato, insomma quasi la maggioranza dei voti, stando agli attuali sondaggi.

Di conseguenza, per paradosso è lo studio stessa a “scomunicare” la democrazia italiana, in maniera ben poco democratica. Nel rapporto infatti si definisce l’Italia come “uno dei Paesi Ue colpiti dal crescente successo dei partiti populisti ed estremisti di destra”, e si inseriscono i due partiti allo stesso piano di realtà come Forza Nuova o l’ungherese “Our Homeland Movemente”. Una scelta che fa infuriare il quotidiano di area centrodestra.

In più nello studio si afferma altresì che i partiti di Salvini e Meloni si sono “introdotti nella politica mainstream” solamente “in anni recenti”. Anche questa “una balla”, la definisce senza mezze misure Libero, considerato che la Lega sia “partito più longevo in Italia, in azione da circa otto lustri, e Fdi sta per compiere i 10 anni di vita”. 

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Francesco Gnagni