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Diego Galdino presenta ‘Storia di un ospite’

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Arianna Di Pasquale

Ilaria Solazzo, giornalista pubblicista e blogger ha intervistato per Notizie.com lo scrittore Diego Galdino

Benvenuto Diego, è un grande onore averti sulla nostra testata. Se ci pensi, c’è un filo tra tutte le cose che si fanno nella vita, anche se sembrano diverse. Tutto quello che succede, ci arricchisce e ci prepara per altro. Come hai iniziato la tua carriera di scrittore?

E’ stata una di quelle cose che tante persone definiscono ‘botte di culo’. Uno degli agenti letterari più importanti al mondo mi ha trovato grazie a una persona che le aveva detto di dare un’occhiata a questo barista scrittore di cui si parlava un gran bene. Lei dopo aver letto un mio romanzo mi ha preso con se e qualche giorno dopo ho firmato il mio primo contratto con il Gruppo Mondadori per pubblicare due romanzi con la Sperling & Kupfer. Il primo è diventato un caso editoriale, sia in Italia che all’estero. Il resto è leggenda”.

Diego Galdino ‘Storia di un ospite’

Precisamente quando hai scelto di intraprendere questa nuova “attività”?

In realtà non ho mai scelto, ho iniziato a scrivere per una donna, dopo un viaggio in Cornovaglia. Quando la storia d’amore con questa donna è finita ho deciso di scrivere una storia che a differenza di quella reale finisse bene. Come direbbe il Dottor Bruner ho cercato di correggere l’errore con la narrativa”.

Chi e cosa ti hanno spinto a scrivere questo tuo bellissimo libro?

Forse il protagonista stesso della storia. Ancora oggi sono convinto che questo libro abbia qualcosa di sovrannaturale. Per quanto possa sembrare impossibile io non ho fatto alcuna ricerca o raccolto materiale prima d’iniziare a scrivere Storia di un ospite. Mi sono affidato alle reminiscenze di un liceo classico, la mia passione per la Storia, per l’archeologia, per Indiana Jones e per lo scrittore Peter Kolosimo”.

Il tuo libro ha avuto un buon riscontro, con recensioni positive e tantissimi apprezzamenti. Ne sei felice?

Certo perché, dopo aver raccolto tante soddisfazioni sia in Italia che all’estero grazie al genere romantico, poteva sembrare una follia pubblicare un libro completamente diverso dai precedenti. Fortunatamente i miei lettori credo abbiano apprezzato il mio coraggio, la mia incoscienza e soprattutto la storia che ho scritto”.

Qualche curiosità. Quali sono i “trucchi” per stimolare la propria creatività? E com’è nata la storia del tuo libro che tanto ci appassiona?

In realtà sono uno scrittore che vive d’istinto. La mia fortuna più grande penso sia la capacità di creare in pochissimo tempo un intreccio narrativo capace di coinvolgere il lettore, fin dalle prime pagine. Quando inizio a scrivere un romanzo è perché ce l’ho già tutto nella testa. Storia di un ospite è nato nel momento in cui ho iniziato a pensare che Giulio Cesare, Napoleone Bonaparte e Hitler in qualche modo potessero essere sempre la stessa persona. Poi come faccio sempre ho cercato di rendere reale con la mia scrittura ciò che tutto il resto del mondo considera irreale”.

Diego Galdino ‘Storia di un ospite’

Altre tue passioni oltre la scrittura?

La lettura, il cinema, l’arte e le arti marziali”.

Hai dei riti particolari per aiutare il flusso delle tue idee creative?

Mi sveglio da sempre tutte le mattine molto prima dell’alba per scrivere un’ora e mezza in quello che io considero il mio momento solo. Poi mi travesto da barista per andare a preparare il caffè ai personaggi del mio primo romanzo Il primo caffè del mattino”.

Quanto c’è di te nel tuo manoscritto?

Mai come in questo caso pochissimo. Per dirla alla maniera del mio editor Amalia Papasidero… Per scrivere questo libro sono stato illuminato”.

In questo libro c’è l’elemento magico: raccontaci.

Più che di magia in questo libro c’è molta fantasia. Ma una fantasia capace di essere vera. Talmente tanto da far pensare che l’elemento magico sia il libro stesso”.

Nella tua vita hai “viaggiato” molto. Quale luogo porti nel cuore?

Considero i quattro giorni passati in Bulgaria a presentare i miei romanzi nelle città più importanti di questa nazione i più belli e felici delle mia vita”.

Tre tuoi sogni nel cassetto?

Vedere la trasposizione filmica di uno dei miei romanzi (ci stiamo lavorando) essere pubblicato in Corea del Sud (ci stiamo lavorando), vincere il premio oscar con un film tratto da un mio libro (qui deve pensarci Dio… tanto)”.

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Arianna Di Pasquale