Il giornalista e scrittore sul Movimento: “Quando il gioco si fa duro i bambini tornano a casa a giocare. Il punto più basso della nostra politica”
All’interno del Movimento 5Stelle si respira un aria molto pesante: le elezioni amministrative hanno fatto segnare un vero e proprio crollo, seguito dal violento faccia a faccia tra Conte e Di Maio: due delle anime del Movimento. Cosa sta accadendo all’interno di una forza politica che nel giro di pochi anni è passata dall’esaltazione generale alle critiche più feroci.
Filippo Facci, giornalista e scrittore italiano, esperto di politica, ha risposto in esclusiva i nostri microfoni: “Sono la persona più inadatta a rispondere sui processi interni dei 5Stelle perchè credo che non meritino neanche di essere celebrati. Non sono nulla. Sono un sottoprodotto dell’assenza totale della politica. Il fondo del barile. Un fenomeno creato dopo tanti momenti storici: l’eliminazione dei politici di professione ad opera di mani pulite, la trasformazione della politica in economia, il periodo anti casta. Dopo aver condensato tutto nel giustizialismo e nell’antipolitica, sono arrivati i grillini. Non poteva essere per sempre e questo si sapeva”.
Perchè? “Era chiaro che non potesse durare. Ad un certo punto era normale pensare che arrivasse qualcuno e che gli dicesse: ok bambini, avete giocato, ora basta. E in un attimo quella nullità, quell’atomo, si è scomposto. Cosa è rimasto? Solo la parte più dura e irrecuperabile, che è il peggio di questo paese: tutto condensato in un unico movimento, che oltre a non aver combinato niente, ha anche rinnegato tutti i suoi principi”, ha continuato Facci a Notizie.com. “Se vai a vedere i programmi, i sogni, le allucinazioni di Casaleggio e Grillo, al quel sembra che non freghi più nulla, non c’è una sola traccia nel Paese. Non è stato rispettato nulla. E’ rimasto solo l’imbarbarimento e l’asticella della politica che è diventata sempre più bassa. Ci stiamo liberando finalmente dei 5Stelle. Di questo grande equivoco”.
“Quando il gioco si fa duro…”
Facci ricorda cosa è accaduto in questi anni, con i 5Stelle al Governo. “Abbiamo toccato il momento più basso della storia del nostro Paese, dalla Costituente in poi. Finchè un movimento di protesta come questo resta all’opposizione facendo battaglie, anche portando avanti le tesi più strane, ci può stare. Ma quando va al Governo diventa deleterio. Abbiamo vissuto un momento terribile. Da vergognarsi di essere ancora una Nazione occidentale: pensate ad uno come Bonafede ministro della Giustizia, o a Conte”.
Poi si è vissuto il cambio nel Governo, con l’addio di Conte e l’arrivo di Draghi. “Fortunatamente quando il gioco si è fatto duro, i bambini sono tornati all’asilo e c’è stato un cambio: la gestione del Covid, della Guerra e dei fondi europei, è andata in mano a chi ci capisce di più. Lungi da me elogiare Draghi, ma almeno sulla gestione di cose importanti, ha fatto il suo. Non certo però da un punto di vista democratico: sembra che gli italiani non meritino di vivere in democrazia. Purtroppo”.