Il mago delle triple è stato il grande trascinatore degli Warriors: per il fenomeno di Akron è il quarto titolo Nba, il primo da MVP delle Finals.
Che fenomeno Steph Curry! Come se ci fosse bisogno di celebrarlo ancora. Dopo aver cambiato il modo di concepire il gioco del basket, il numero 30 dei Golden State Warriors è di nuovo sul tetto dell’Nba grazie all’ennesima stagione da fuoriclasse. Ingiocabile durante tutti i playoff, si è scatenato come una furia quando è stato il momento di cambiare passo. C’è la sua firma sulle Finals. Il sorpasso ai danni dei Boston Celtics è arrivato in Gara 5, conclusa da Curry con 43 punti. Ha invertito i numeri nella decisiva Gara 6: 34 punti, e vicino ci ha messo anche 7 rimbalzi e 7 assist.
Quarto titolo in sei finali giocate dalla stagione 2014/2015 a oggi per Golden State. Al primo successo il trofeo di MVP delle Finals andò ad Andre Iguodala, mentre i successivi due se li prese di diritto Kevin Durant. Stavolta nessuno avrebbe potuto strappare il titolo dalle mani di Steph Curry, omaggiato da tutti i compagni e abbracciato dalla moglie e dal papà.
Durante la cerimonia di premiazione, visibilmente commosso, Curry ha dichiarato: “Ho avuto la capacità di cogliere le opportunità, alla fine conta solo quello che facciamo sul campo. Sappiamo quanto sia lunga la strada per arrivare al titolo: Boston è una grande squadra, così come tutte le altre che abbiamo battute“.
“Tutte le parti hanno fatto la differenza. Essere qui con due trofei è veramente emozionante. La nostra fame, la nostra energia, significano tanto perché vuol dire che sappiamo come si vince. Ma questo è un titolo diverso da tutti gli altri“.