Dopo la controversa separazione dal club parigino, l’ex direttore sportivo rompe il silenzio sulle colonne de L’Équipe. L’ex allenatore di Milan e Inter ha smentito le ipotesi di un suo allontanamento per non essere riuscito a rinnovare il contratto della stella francese
L’ennesimo fallimento in Champions League e numerosi tentativi andati a vuoto nel corso dei mesi di rinnovare il contratto di Kylian Mbappé sono stati indicati dai media francesi come i motivi principali che avrebbero portato all’allontanamento di Leonardo dalla carica di direttore sportivo del Psg. L’ex dirigente del club parigino è rimasto fino a questo momento in silenzio, ma a distanza di settimane ha deciso di dire la sua: “Non c’è un buon modo per dire che è finita“.
Al suo posto la società di Al-Khelaifi ha ingaggiato il portoghese Luis Campos e la decisione ovviamente non ha fatto piacere al brasiliano: “Un po’ di rammarico c’è, certo. Ma è comprensibile, se non fosse successo adesso sarebbe accaduto l’anno prossimo o tra due. Quindici anni non sarei rimasto. Quindi non ho diritto di lamentarmi, perché sarebbe finita comunque“.
Tra il mercato e il rinnovo di Mbappé
In ogni caso Leonardo ha difeso il suo operato e in particolare la campagna acquisti dell’estate 2021: “Quando arrivano tre giovani talenti come Hakimi, Nuno Mendes e Donnarumma, più Sergio Ramos, Wijnaldum e Messi, ti dici… Cos’è questo? Poi si perde contro il Real Madrid agli ottavi di Champions League e allora si passa a ‘che merda sono la dirigenza e la squadra…’ Per quanto riguarda l’ingaggio di Messi, è stato qualcosa di inaspettato. Ci penso ogni tanto e dico di aver partecipato all’unico trasferimento di Messi in carriera! Ci sono Pelé, Maradona e lui, quindi quando faccio il bilancio posso contare la finale di Champions League, i titoli in campionato, in coppa… e la sua firma“. Si arriva poi alla domanda delicata, ossia se la sua partenza sia stata una condizione dettata da Mbappé per firmare il rinnovo di contratto: “No, non me l’hanno detto. Ma non voglio entrare in queste cose. E il fatto di aver tenuto un giocatore di questo livello, francese e parigino, è importante sia per il Psg che per la Ligue 1. È una vostra opinione che sia scioccante il fatto che sia avvenuto la notte in cui Mbappé rinnova e vinciamo il titolo. Giudicare è più facile che prendere una decisione. Prendere decisioni non è facile. Se avrei continuato? Sì. Ma sono cose che accadono. Ci sono situazioni inaspettate che succedono. Io sono pragmatico, in tre anni ce ne sono tante. E alcune di queste che accadono internamente devono rimanere tali“.