Neymar+perde+una+cifra+blu+in+6+mesi%3A+colpa+di+un+investimento+disastroso
notiziecom
/2022/06/17/neymar-perde-cifra-blu-in-6-mesi-colpa-investimento-disastroso/amp/
Sport

Neymar perde una cifra blu in 6 mesi: colpa di un investimento disastroso

Published by
Daniele Magliocchetti

L’attaccante della nazionale brasiliana e del Psg si lecca le ferite dopo aver acquistato due Nft che adesso non hanno quasi più valore

Che botta. Se la star mondiale Neymar Jr. fosse un commerciante o un imprenditore, avrebbe avuto una bella caduta. Non lo è, naturalmente, perché è un calciatore pieno di soldi, ma la scivolata c’è stata ugualmente e la caduta è stata pesante. E roboante. L’attaccante del Psg a gennaio, sull’onda della moda e di tante altre celebrità che avevano fatto lo stesso, aveva acquistato due Nft (opere d’arte digitali commercializzate e diffuse col sistema dei bitcoin) della collezione Bored Ape Yacht Club che il giocatore ha comprato ad inizio anno per 6,4 milioni di Real brasiliani (a gennaio 2022 circa 1,5 milioni di euro) e hanno avuto un calo dell’87%. Una discesa pazzesca.

L’attaccante del Psg si dispera per un gol mancato ma anche per i soldi persi (foto Ansa)

Ora i due Nft in questione, che raffigurano due scimmie che fumano e gonfiano un pallone, hanno talmente perso valore che hanno un prezzo di R$ 800.000, poco meno di 150 mila euro. Un investimento iniziale di grande valore che dopo appena cinque mesi si sono svalutati così tanto da far perdere al giocatore una cifra pazzesca. Le criptovalute hanno invertito il trend e sono entrate in una specie di “inverno cripto“, almeno così viene chiamato, che dura fino ad oggi e fa scendere il prezzo in maniera vertiginosa. Gli esperti dicono che è un momento passeggero.

Ma cosa sono gli Nft? Sono opere d’arte?

E’ uno dei due Nft che ha acquistato Neymar jr per una cifra intorno ai 850.000 euro (foto Notizie.com)

L’accostamento degli Nft al mercato dell’arte è oramai diventato uno standard. Anche i musei italiani hanno cominciato a digitalizzare alcuni dei loro capolavori per venderli sul mercato come Nft. Aste di opere d’arte digitali si tengono settimanalmente, e fino allo scorso anno, almeno. Poi un crollo, improvviso nel 2022, complici la crisi economica e l’impennata dell’inflazione un po’ come tutto il comparto degli asset digitali, da bitcoin alle stablecoin.

La convinzione di chi ha comprato token non fungibili di opere d’arte, ovvero la loro traslazione digitale accompagnata da un certificato di autenticità e unicità, è che col tempo il loro prezzo sarebbe aumentato, così come storicamente è aumentato il prezzo delle opere d’arte. Ma, a differenza degli Nft, le opere d’arte sono un oggetto fisico, visibile, fruibile. Gli Nft sono un codice, un file, per quanto originale e non duplicabile. E, secondo uno come Bill Gates, da sempre contrario a questa cosa, la rincorsa a comprarle altro non è che una gara tra folli, anche se la parola esatta è stata “stupidi”, nella speranza che ce ne siano sempre di più. E vedendo quanto è capitato a Neymar, probabilmente il creatore di Microsoft non è andato lontano dalla verità….

Published by
Daniele Magliocchetti