Peste suina, importanti novità per quanto riguarda i casi tra i cinghiali che sono risultati positivi in alcune parti del nord Italia. Arriva anche l’annuncio ufficiale da parte dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale
Non si placa la vicenda che riguarda la peste suina. Nelle ultime ore sono arrivati i primi dati ufficiali sui cinghiali che sono risultati positivi tra il Piemonte e la Liguria. I casi di peste africana, come confermato dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, sono fermi a 151. 95 per la prima regione e la restante parte nella seconda. Non sono arrivate nuove notizie che riguardano nuovi contagi o altro.
Nel frattempo è tutto pronto, in Veneto, per il Piano Regionale di Interventi Urgenti (PRIU) che riguarda la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana e per il depopolamento della specie cinghiale allo stato selvatico. Il tutto con il semplice obiettivo di salvaguardare la sanità animale e per tutelare il patrimonio suinicolo regionale e nazionale.
Peste suina, parla l’assessora al Veneto: “Niente panico“
A dare il ‘via libera’ ed approvare il tutto ci ha pensato direttamente la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore alla sanità, di concerto con il collega Assessore alla caccia. Sarà pubblicato, e quindi scaricabile nella sua interezza, sul Bollettino Ufficiale della Regione Veneto che è uscito tre giorni fa, esattamente martedì 21 giugno 2022.
L’assessora alla sanità, Manuela Lanzarin, però ci ha ritenuto a ribadire alcune cose fondamentali. Il primo è che questo tipo di malattia non va a colpire e nemmeno influenzare l’essere umano. Non solo: anche che in Veneto non sono presenti casi del genere. Anche se dovesse accadere sono pronti con il piano di riserva, ovvero con le misure di prevenzione che sono state decise con le azioni d’intervento.
