Non solo gas ed energia, in Italia è scoppiato anche l’allarme siccità. Ecco cosa potrebbe succedere nelle prossime settimane.
In Italia è allarme siccità. Quindi non solo gas ed energia, ma il nostro Paese in queste ultime sta combattendo con il basso livello (in alcuni casi proprio assenza) di precipitazioni e temperature molto alte.
Tutti fattori che, come ha ricordato Today, stanno inaridendo il terreno e, di conseguenza, rendendo molto complicato la coltivazione. La zona più critica riguarda quella del Nord e, in particolare, la Pianura Padana dove l’abbassamento del livello del Po e la risalita dell’acqua salata dell’Adriatico stanno mettendo a serio rischio le colture della più grande azienda agricola italiana.
In realtà si tratta di un’emergenza che ormai sta colpendo più di 100 città italiane e nelle prossime settimane potrebbe arrivare addirittura ad un razionamento dell’acqua. Non sicuramente una buona notizia considerando anche il momento stagionale in cui ci troviamo.
In Italia ci potrebbe essere il razionamento dell’acqua
Al momento, come detto, si tratta solamente di un razionamento non pesante, ma in futuro la situazione potrebbe peggiorare. In particolare, sono 25 i comuni in provincia di Bergamo alle prese con queste limitazioni notturne per consentire un risparmio dell’acqua ed evitare che la situazione diventi ancora più di emergenza.
Una situazione simile presto potrebbe verificarsi anche in Piemonte. Già in passato vi abbiamo raccontato di una situazione molto critica del Po e questo dovrebbe portare l’intera regione ad una limitazione minima dell’uso dell’acqua almeno in queste prime settimane.
Ma, come detto in precedenza, si tratta di una situazione che riguarda quasi tutto il Nord Italia e presto lo stesso Governo potrebbe spingere per un primo razionamento dell’acqua, anche minimo, per evitare una situazione ancora di più di emergenza almeno fino a settembre ottobre quando dovrebbero registrarsi maggiori precipitazioni e dire addio a questo allarme.
La situazione, però, non è delle più semplici e il nostro Paese nel giro di qualche settimana potrebbe ritrovarsi ad affrontare tre emergenze in un colpo solo.