Istat, gli ultimi dati che arrivano sono preoccupanti e interessano molte famiglie italiane che diventano sempre più “povere”: anche il presidente del Codacons ha voluto lanciare l’allarme.
Non arrivano per nulla buone notizie direttamente dall’Istat in merito agli ultimi dati sulla povertà di molte persone che vivono nel nostro paese.
Basti pensare che nel 2021 sono stati più di 1,9 milioni di famiglie in povertà assoluta (una incidenza che raggiunge il 7,5%) per un totale di quasi 5,6 milioni di persone (9,4%). Valori stabili se si pensa ai dati dello scorso anno quando l’incidenza arrivò ai massimi storici raggiungendo il 7,7% ed il 9,4%.
Una situazione per nulla facile, soprattutto per quelli che vivono al sud visto che la percentuale è aumentata arrivando al 10%. Per quanto riguarda la povertà relativa si va verso l’11,1% (nel 2020 era il 10,1%) e le famiglie sono circa 2,9 milioni (in aumento rispetto al 2020 quando era 2,6). I minori in povertà assoluta sono poco meno di 1,4 (14,2%). La causa di tutto questo è dovuto a diversi fattori, in particolar modo per quanto riguarda un incremento della spesa per consumi delle famiglie meno abbienti.
Dati che non hanno potuto compensare la ripresa dell’inflazione (+1,9 % nel 2021). Grazie a quello la quota di famiglie in povertà sarebbe scesa al 7%, quella degli individui all’8,8%. I maggiori consumi non compenserebbero, appunto, l‘inflazione. Non è finita qui visto che nel 2021 è elevata la povertà tra gli stranieri. Sono 1,6 milioni, con una incidenza che arriva al 32,4%. Decisamente superiore rispetto a quella degli italiani. Un fenomeno che aumenta sia al Centro che al Sud, molto di meno al Nord.
Non sono per nulla positive le notizie che arrivano per quanto riguarda la condizione delle famiglie con il maggior numero di componenti. L’incidenza di povertà assoluta è molto più elevata tra i nuclei numerosi: si arriva al 22,6% tra quelli con cinque e più componenti e l’11,6% tra quelle con quattro. Piccoli segnali di miglioramento per le famiglie di tre (da 8,5% a 7,1%) e di due (da 5,7% a 5,0%).
Anche il Codacons ha voluto dire la sua in merito e si è mostrato molto preoccupato. Queste sono le parole rilasciate dal presidente Carlo Rienzi: “Sono dati preoccupanti e drammatici. Sono i più alti degli ultimi anni. L’impatto del Covid è stato devastante, ma anche per il fallimento degli ultimi governi come l’inserimento del Reddito d’inclusione e quello di cittadinanza“.