M5s sempre più in crisi: ecco quanti parlamentari hanno lasciato i 5Stelle

L’arrivo di Conte doveva portare ad una ripartenza del M5s. Ma i numeri, riportati da Il Sole 24 Ore, dicono altro. E la situazione è destinata a peggiorare.

Il M5s è sempre più in crisi. L’ultimo botta e risposta tra Conte e Di Maio ha solo confermato un ambiente non sereno che dura ormai da quattro anni. Dal 2018, infatti, sono in molti che hanno lasciato il MoVimento e la fuga dai 5Stelle dovrebbe continuare anche nelle prossime settimane.

Giuseppe Conte
Il M5s è sempre più in crisi: Conte non riesce a fermare la fuga dei parlamentari © Ansa

Ad oggi, secondo quanto riferito da Il Sole 24 Ore, sono 102 i parlamentari che hanno lasciato il MoVimento e aderito ad un altro partito. La maggior parte hanno scelto il Misto  mentre altri hanno preferito aderire al gruppo Cal, composto da 13 senatori, 12 dei quali avevano iniziato la legislatura con il M5s.

Ma i numeri sono destinate ad aumentare nelle prossime settimane e alle elezioni del 2023 quasi sicuramente il M5s si presenterà con nomi nuovi visto che la maggior parte hanno deciso di lasciare.

Il partito di Giorgia Meloni guida il saldo entrate-uscite

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni guida la classifica del saldo entrate-uscite © Ansa

L’altro dato negativo riguardante il M5s riguarda il saldo entrate-uscite. In questi quattro anni, infatti, nessuno ha deciso di sposare il progetto dei 5Stelle. Un numero ulteriore che conferma come il progetto voluto da Giuseppe Conte non ha assolutamente preso il via.

A guidare questa classifica è Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni ha registrato un saldo positivo (+9), ma in questo caso i numeri sono destinati ad aumentare nel 2023. FdI, infatti, si candida ad essere una meta ambita in ottica 2023.

Bene anche la Lega (+7) mentre per Forza Italia il saldo è negativo. Sono state 45 le uscite da inizio legislatura e solo 12 le entrate. Questo significa che anche in questo caso ci vuole un cambio di passo per non rischiare di ritrovarsi delle perdite ancora maggiori in futuro.

I ragionamenti all’interno del Parlamento, anche in ottica elezioni 2023 sono iniziati e nei prossimi mesi quasi sicuramente ci saranno altri cambi di casacca con l’obiettivo di essere confermati in Parlamento.

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