L’ex difensore di Juve e Torino ha rilasciato un’intervista al Corriere dello Sport. Parole dure sul campionato italiano: “Adesso neanche mi ammonirebbero. Belotti stoppa il pallone a 3 metri…”
“Vlahovic, Chiesa, Dybala, Zaniolo, Lukaku… Questi sarebbero campioni? Non fatemi ridere!”. Parole di Pasquale Bruno, uno tosto in campo e che la gamba non la toglie nemmeno quando gli chiedono di commentare la Serie A.
Gamba tesa sull’argomento, piede a martello. Senza giri di parole, l’ex difensore di Juventus, Torino, Fiorentina e Lecce. Se l’è presa con chi troppo presto (e spesso) definisce campioni calciatori che nel passato non avrebbero avuto un ruolo da protagonista nelle rispettive squadre. Un discorso generale, il suo, che però ha colpito tantissimi nomi del campionato italiano: “Vogliamo parlare dei difensori di oggi? Sogno di vedere Bonucci costretto a marcare in campo aperto Maradona o Van Basten, Careca o Aguilera. I fenomeni c’erano prima”.
Per Bruno, che domani compirà 60 anni, il paragone con il passato è impensabile, troppo basso il livello attuale in Italia per esserci un confronto credibile: “Prima la Serie A dominava il mercato”, ha proseguito in una luna intervista rilasciata al Corriere dello Sport. Risposte secche a Ivan Zazzaroni, direttore del quotidiano sportivo: “Vierchowod, Gentile, Francini, Ferrara, Annoni, anche Villa, quelli erano i veri fenomeni difensivi, non quelli di adesso”. Lo chiamavano “O Animale”, non ha smesso di picchiare duro a parole. “Gli arbitri neanche mi ammonirebbero con gli attaccanti di oggi, scarsi come sono. Avrei bisogno di anticipare Belotti quando ogni suo stop finisce a tre metri?”. Mazzate su mazzate.