Il match più atteso della serata è stato cancellato (probabilmente rinviato) a causa di un problema fisico accusato nella notte. Il main event è diventato quello per il titolo mondiale ISKA femminile -52 kg, in cui la detentrice Gloria Peritore ha conservato la cintura contro la campionessa spagnola Mireira Garcia
Sono cambiati in corsa i programmi di Superfights Tsunami, lo show di kickboxing in programma al Pala Pellicone di Ostia (Roma). Il main event designato non si è potuto disputare, dal momento che Mattia Faraoni ha dovuto rinunciare a salire sul ring per affrontare per il titolo vacante il campione mondiale della categoria -88,4 Kg, l’australiano Charle Joyner, a causa di un malore accusato nella notte.
Lo ha spiegato il diretto interessato a metà della card, prendendo il microfono e leggendo il certificato medico rilasciatogli dal pronto soccorso. In questo era scritto che al paziente, a seguito delle analisi, erano stati scoperti una serie di valori sballati, motivo per il quale gli era stato vietato di combattere. Nonostante questa diagnosi Faraoni ha lasciato la struttura, firmando il foglio di dimissioni in cui si dichiarava consapevole dei rischi e degli avvertimenti da parte dei medici.
Questa mattina anche i suoi dottori e quelli della Fight One hanno confermato il divieto, di conseguenza l’atleta non ha potuto far altro che dichiarare forfait: “Doveva essere il giorno del sogno della mia vita sportiva, è diventato un incubo. Mi dispiace per tutte le persone che sono venute oggi non poter combattere. Ma purtroppo i medici mi hanno fermato“. Charles Joyner con grande sportività ha accettato le scuse del rivale, che poi si è augurato di poter rinviare al più presto l’incontro con l’australiano. Al posto di questa sfida, il main event dello show trasmesso in esclusiva da DAZN in live streaming (ora disponibile on demand) è diventato così quello per il titolo mondiale ISKA femminile -52 kg, in cui la detentrice Gloria Peritore ha conservato la cintura contro la campionessa spagnola Mireira Garcia. L’incontro è terminato con mille polemiche a seguito dell’annuncio della parità (che ha permesso appunto all’italiana di mantenere il titolo): l’avversaria spagnola e i suoi allenatori se ne sono andati prima della premiazione, accusando i giudici per il verdetto.