Colpi su colpi in uscita, una società si è mossa meglio di tutte le altre e ha incassato cifre vertiginose per i propri gioiellini.
Calciomercato infuocato, è calato il sipario sulle partite e si sta accendendo l’estate fatta di trattative. Colpi che appassionano i tifosi almeno quanto il pallone che rotola sul campo durante una gara ufficiale. Ci sono club che investono denaro pesante e altri che invece alimentano il proprio progetto attraverso le cessioni illustri.
Nell’ultimo decennio c’è una società che spicca su tutte le altre per lungimiranza e anche per milioni di euro incassati dalla partenza dei gioiellini cresciuti in casa oppure pescati in età verde. Il Benfica è il club migliore in assoluto da questo punto di vista. Lavoro straordinario a livello di scouting e vendite dei pezzi pregiati a prezzi esorbitanti. I portoghesi hanno raccolto più di tutti dall’addio dei propri calciatori. L’ultimo ad aver salutato è Darwin Núñez, passato al Liverpool per 75 milioni di euro più bonus (cifra intorno ai 100). Un’altra grande operazione, la ciliegina sulla torta di una lungimiranza ribadita ormai dalla stagione 2010-2011: da quell’anno nelle casse lusitane è entrato più di 1 miliardo di euro. La cifra esatta? 1.233.000.000 di euro, mentre per le trattative in entrata ne sono stati spesi “solo” 537. Un positivo considerevole di 696 milioni di euro.
Una carrellata pazzesca: super modello di business
La classifica relativa alle operazioni del Benfica vede in testa João Felix, finito all’Atlético Madrid nel 2019 per 126 milioni di euro. Il classe 1999 è seguito da Darwin Nuñez (100 milioni, bonus compresi da parte del Liverpool), poi da Rúben Dias, colonna della difesa del Manchester City di Pep Guardiola (68 milioni). Dopo di loro ci sono Ederson e Witsel, entrambi andati via per 40 milioni di euro. E ancora Raúl Jiménez (38 milioni sborsati dal Wolverhampton) e Semedo (al Barcellona per 36 milioni). Chiudono la top-ten Lindelöf (35 milioni per andare al Manchester United), Renato Sanchez (35 milioni più bonus spesi dal Bayern Monaco nel 2016) e Angel Di Maria, comprato dal Real Madrid nel lontano 2010 per 33 milioni di euro. Un modello di business che fa invidia soprattutto a quei club in difficoltà finanziaria, non solo tecnica.
La classifica delle 10 cessioni più remunerative del Barcellona dal 2010:
- João Félix: pagato 126 milioni di euro dall’Atletico Madrid nel 2019
- Darwin Núñez: pagato 100 milioni di euro dal Liverpool nel 2022
- Rúben Dias: pagato 68 milioni di euro dal Manchester City nel 2020
- Ederson: pagato 40 milioni di euro dal Manchester City nel 2017
- Witsel: pagato 40 milioni di euro dallo Zenit nel 2012
- Raúl Jiménez: pagato 38 milioni di euro dal Wolverhampton nel 2019
- Semedo: pagato 36 milioni di euro dal Barcellona nel 2017
- Lindelöf: pagato 35 milioni di euro dal Manchester United nel 2017
- Renato Sanches: pagato 35 milioni di euro dal Bayern Monaco nel 2016
- Angel Di Maria: pagato 33 milioni di euro dal Real Madrid nel 2010