Formula 1, vivi le emozioni di un pilota: quali sono i suoi segreti

I piloti di Formula 1 non sono semplicemente seduti nell’abitacolo, ma assumono una posizione particolare studiata nei minimi dettagli

Assumere una corretta posizione alla guida sembra una cosa banale, ma non lo è affatto. Distanza dal volante e impugnatura, posizione delle braccia e delle gambe, atteggiamento della schiena, sono tante le variabili da controllare e per un pilota di F1 diventano ancora più importanti anche per una questione aereodinamica.

Leclerc seduto dentro la sua Ferrari –

Il pilota deve essere seduto il più in basso possibile, in questo modo il suo baricentro si avvicina di più a quello della vettura e riesce a controllarla meglio. Questo però va a discapito della visibilità, più il casco sta in basso, più la visibilità sarà limitata. Per questo motivo i piloti si fanno fare i sedili su misura. Il driver deve quindi trovare un compromesso tra visibilità e controllo.

Tutto comincia dal sedile

Il sedile per un pilota di Formula 1 è letteralmente la base di partenza ogni volta che comincia la sua avventura in una nuova squadra. Le vetture sono delle macchine semplicemente perfette, assolutamente sensibili anche alla variazioni di pochi millimetri nell’assetto, quindi devono essere costruiti secondo rigidi criteri e ogni centimetro va ottimizzato alla ricerca della migliore prestazione possibile. Questo influenza anche lo spazio a disposizione del pilota nell’abitacolo, ecco perché il sedile viene costruito ‘su misura’ prendendo un vero e proprio calco del fondoschiena. Tutto deve combaciare perfettamente, primo per rendere più comoda possibile una posizione comunque complicata, secondo per sottostare a delle regole di baricentro e di flussi aereodinamici che fanno andare la macchina così veloce.

 

Il pilota nell’abitacolo e semisdraiato –

Posizione semisdraiata

La comodità è importante perché, oltre alla sicurezza, i piloti quando guidano fronteggiano oltre a grandi velocità anche delle forze laterali che vanno fino a 4 g, inoltre devono parlare con il box via radio e bere, controllare i dati sul volante, muovere una miriade di leve, pulsanti e manettini per ottimizzare il motori, i freni, il cambio e tutto quello che rende estremamente veloci i bolidi che guidano. In più non devono affaticare gambe e piedi chiamati a schiacciare i pedali dell’acceleratore e del freno.

Una posizione studiata al centimetro

Il sedile è costruito in modo da ridurre e minimizzare il movimento del pilota durante la marcia ad alta velocità, deve essere come avvolto dall’abitacolo e il sedile deve trattenerlo nella giusta posizione, aiutato dalle cinture di sicurezza, tutto senza ostacolare la visuale e i movimenti nell’uso del volante che oramai assomiglia più ad una cloche d’aereo che al classico volante della nostra utilitaria. Ultima annotazione è che la posizione semisdraiata serve per far si che l’ingombro del casco, FONDAMENTALE per la sicurezza del pilota deve rimanere comunque più in basso della presa d’aria che raffredda il motore. 

Tutto è studiato per far andare la macchina più veloce possibile, per far penetrare l’aria nella maniera migliore e anche la posizione del pilota deve aiutare per ottenere la prestazione migliore possibile.

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