La fobia è una paura irrazionale e incontrollabile, che solo apparentemente non ha una spiegazione
La fobia è un timore irrazionale e molto spesso invincibile verso un oggetto, una situazione o un momento che, secondo il buon senso, non dovrebbero provocare timore. Si differenzia dalla paura perché non scompare di fronte ad una verifica della realtà, cioè constatando che l’oggetto. la situazione o il momento temuti non costituiscono di fatto un pericolo.
Si tratta di uno dei disturbi psichici maggiormente frequenti, basti pensare che viene diagnosticato in circa un quarto della popolazione, in particolar modo di sesso maschile. Gli oggetti della fobia possono essere moltissimi e svariati: situazioni, ambienti naturali, animali e durante l’estate questi possono portare a complicarci anche un momento che dovrebbe essere soltanto di svago o di riposo, come una vacanza. Proviamo ad analizzare e capire i più frequenti:
La talassofobia è la paura degli specchi d’acqua, quali mare, laghi e fiumi e non deve essere confusa con l’idrofobia che è la paura dell’acqua in quanto tale. In genere il paziente che soffre di talassofobia ha paura di quello che può celarsi nelle profondità e l’essere sfiorato da qualcosa quando si è immersi nell’acqua suscita delle reazioni incontrollate. Altre volte il soggetto ha paura di non riuscire a raggiungere la terra ferma e se si trova a bordo di una barca teme che affonderà da un momento all’altro.
Generalmente la talassofobia è un disturbo lieve e non richiede alcun tipo di trattamento al massimo si può provare a mettere in pratica la terapia dell’esposizione alla situazione temuta con l’aiuto di un professionista.
Una delle fobie estive che genera forte ambascia è la disabiliofobia, ovvero la paura di spogliarsi davanti agli altri. Si tratta di una fobia derivante spesso da una bassa autostima e relativo disprezzo nei confronti del proprio fisico. Di esso non se ne apprezzano le forme, i dettagli e caratteristiche, sino a provare una vera e propria repulsione nel guardarsi allo specchio e la conseguente fobia nel mostrarlo ad altre persone.
Questa fobia può essere gestita e superata rispettando alcuni consigli, come intraprendere un percorso psicologico cognitivo comportamentale con un professionista, discutere della problematica con gli affetti più cari per prevenire possibili circostanze ansiogene e cominciare pratiche tecniche di esposizione.
Tra le paure estive rientra anche l’aerofobia, ossia il terrore nei confronti del volo e di tutto ciò ad esso è correlato. La paura di volare può essere causata da diversi fattori, come ad esempio: la percezione dell’aereo come un luogo stretto e angusto e senza vie di fuga, i rumori tipici delle fasi di decollo e di atterraggio che vengono spesso vissuti come preoccupanti, le turbolenze durante il volo, o altre situazioni spiacevoli o traumatiche avvenute in altre occasioni.
Anche la gestione e il superamento di questo disturbo prevede il rispetto di alcuni consigli. Per esempio un percorso di terapia utilizzando tecniche di rilassamento e consapevolezza necessarie per comprendere meglio il mondo degli aerei.
Una delle fobie estive meno note è l’odofobia, cioè la paura del viaggio che può manifestarsi in varie forme. C’è ad esempio chi teme di spostarsi su determinati mezzi di trasporto o chi, invece, è terrorizzato al solo pensiero di allontanarsi da casa. C’è chi preferisce viaggiare in compagnia, con la paura però di ritrovarsi all’improvviso da solo e senza punti di riferimento.
Esistono alcuni suggerimenti che consentono una gestione ottimale e un superamento della problematica: intraprendere con l’aiuto di un professionista un percorso di terapia cognitivo comportamentale basato sulla realtà virtuale con tecniche di rilassamento e di respirazione.
L’acrofobia è la paura delle altezze e dei luoghi elevati, come piani alti di edifici, cime di montagne e balconi. A differenza delle vertigini, chi ne soffre manifesta una crisi d’ansia tipica: il soggetto viene assalito da angoscia, disagio o forte paura che rende intollerabile o impossibile l’accesso a tali luoghi. I sintomi fisici più frequentemente associati all’acrofobia sono: tachicardia, difficoltà respiratoria, sudori freddi e tremori.
Per superare questa fobia sono validi gli stessi consigli indicati per le altre problematiche, basta affidarsi all’aiuto di un professionista e intraprendere un percorso di terapia cognitivo comportamentale che preveda anche la terapia dell’esposizione, aiutandosi con tecniche di rilassamento e di respirazione.