Molte persone, vista l’impermeabilità di molti modelli, si immergono in acqua con l’orologio al polso, ma potrebbe essere un grande pericolo
Fatevi il bagno, immergetevi nelle acque cristalline del mare, ma fate attenzione a quello che, oltre al costume, siete soliti indossare. Orologi, ma anche catenine, bracciali e collane, non solo potrebbero rovinarsi, ma potrebbero risultare molto pericolosi per la vostra incolumità.
E’ arrivato il grande caldo, l’estate è alle porte, ma la settimana lavorativa è lunga da far passare prima del meritato weekend e cercare refrigerio dal grande caldo che attanaglia le città. Quindi sole, spiaggia, mare, e il fresco sciabordio dell’acqua sulla nostra pelle. Ma alcune nostre abitudini in mare possono rivelarsi un grande problema.
Per fare un bagno al mare privarsi di alcuni oggetti potrebbe anche salvarci la vita. Può sembrare un’esagerazione, ma la realtà a volte supera anche la fantasia, e allora il consiglio è di tuffarsi in mare, ma togliendo orologi, bracciali, e collane, un piccolo gesto che potrebbe salvarvi la vita. Infatti, in pochi sanno che i gioielli e gli orologi possono attirare branchi di pesci che preferiremmo evitare, come barracuda o addirittura squali, e questo perché il luccichio dei gioielli può essere un pericolosissimo richiamo per queste specie di pesci.
Complice una vista acutissima, i barracuda, ad esempio, sono incuriositi dal baluginio del metallo. Lo conferma la veterinaria dell’ Acquario di Genova, Claudia Gili, che in una recente intervista ha dichiarato: “L’ effetto rilucente che i metalli hanno sott’ acqua è lo stesso provocato dalle squame dei pesci, così un branco di barracuda potrebbe essere attirato da un bagnante che indossa monili metallici, scambiandolo per una possibile preda”.
E la cronaca purtroppo non fa che confermare queste pericolose situazioni: una turista italiana in Messico, Patrizia Giuseppina Tondo, cinque anni fa, morì dissanguata perché un barracuda la attaccò recidendole la carotide. Era stato attratto dalla collanina d’argento della donna. Per quanto questa particolare specie di pesci tropicali, che comunque sono arrivati anche nel nostri mari, di solito “non attaccano l’ uomo. E la specie che si sta diffondendo nel Tirreno, il barracuda Mediterraneo, è diversa da quella tropicale”, conclude Claudia Gili, che all’ Acquario cura 16 esemplari di barracuda della Florida.