In tanti oramai per le loro vacanze scelgono di affittare una casa al mare o in montagna, ma sono in aumento le truffe
E’ tempo di vacanza e stiamo cercando la soluzione migliore per trascorrere le nostre meritate ferie e pensiamo di aver trovato l’annuncio giusto, nella località giusta, della casa vacanza perfetta per noi. Attenzione però al prezzo e al metodo di pagamento perché è meglio sempre diffidare degli affitti a prezzi troppo bassi in località abbastanza costose.
Ecco che per qualcuno l’affitto della casa per le vacanze online può diventare un vero incubo, la truffa online, infatti, è sempre in agguato. E il fenomeno è in forte aumento in tutta Italia.
28 arresti nel nord Italia
L’ultimo caso è stato scoperto nei giorni scorsi. I Carabinieri della compagnia di Monza, coordinata dalla Procura di Monza, hanno scoperto una truffa condotta da due persone che attiravano i potenziali clienti con annunci di case vacanza in località turistiche rinomate che, in realtà, non esistevano. E dopo aver fatto cadere nel tranello i malcapitati e aver intascato il denaro sparivano. Un metodo che le indagini hanno rivelato essere stato utilizzato in almeno altre 28 occasioni.
La tecnica per ingannare i clienti era sempre la stessa
Come accertato dalle indagini, la tecnica utilizzata dai due truffatori era sempre la stessa: tutto iniziava con un annuncio “trappola” sul web in cui i due proponevano l’affitto di una casa vacanza fantasma in località turistiche molto famose. Una volta agganciati i malcapitati clienti e aver concordato le modalità di pagamento, sparivano intascando il denaro, rendendosi poi irreperibili. I soldi venivano fatti inviare su carte prepagate o conti correnti accesi in istituti bancari o sportelli della città di Monza, e proprio il tracciamento dei pagamenti ha permesso di far scattare le indagini, che hanno portato alla scoperta della truffa.
Arrestati in attesa di giudizio
I due uomini, finiti in manette, sono indagati in concorso per il reato di truffa aggravata e sostituzione di persona, e con un’ordinanza del GIP di Monza, sono stati condotti dai Carabinieri agli arresti domiciliari in attesa di giudizio. Insieme ai due, rintracciati in provincia di Bergamo e arrestati, altre due persone risultano indagate a piede libero nell’ambito della medesima indagine.