In occasione del Forum della Pubblica amministrazione si è fatto il punto su quali potrebbero essere i primi effetti dovuti all’entrata dei fondi del tanto atteso Pnrr. Il primo annuncio riguarda un numero di assunzione per la sua implementazione.
I dati diffusi in occasione del Forum Pa 2022 sembrano parlare in maniera chiara cosa attende in un primo momento il nostro Paese, con l’arrivo dei fondi europei all’interno del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, il piano approvato nel 2021 dal Governo Draghi, dopo l’incontro a Roma la Presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, per rilanciarne l’economia dopo la pandemia di COVID-19.
Se infatti l’obiettivo del Pnrr sarebbe, sulla carta, quello di permettere lo sviluppo verde e digitale del Paese, certamente la crisi ucraina ha complicato notevolmente le cose, quindi ora tutti attendono con trepidazione il da farsi, per capire cosa accadrà. Il primo annuncio che arriva in questi giorni parla di un assunzione prossima per 15mila persone.
”C’è una campagna di reclutamento che sta marciando secondo i tempi previsti: quella dei professionisti del Pnrr, che ha già generato oltre 15mila assunzioni, più della metà delle oltre 29 mila assunzioni programmate entro il 2023, affinché la durata degli incarichi – quasi esclusivamente triennali – rientri nel periodo di programmazione, con il 2026 come data massima per completare i progetti”, si è spiegato durante il Forum Pa 2022.
“Le procedure selettive concluse hanno portato nella PA 1.032 incarichi di collaborazione per 36 mesi, 14.103 contratti a tempo determinato, a cui si aggiungono 50 a tempo indeterminato“, continua l’annuncio fatto dalla cornice romana dell’Auditorium della Tecnica, luogo in cui si è svolto l’evento. “Nel solo 2021, sono state 160 mila le candidature ricevute ai bandi di concorso indetti per il PNRR, con un 6% di assunzioni rispetto alla platea dei partecipanti. Il 75% del personale assunto o in corso di assunzione è laureato”.