Nel 2008 un gioielliere di Catania uccise due rapinatori: ecco la sentenza del giudice e lâiniziativa della moglie
Il 18 febbraio di quattro anni fa un gioielliere di Catania subĂŹ una rapina nel suo negozio. Lâuomo sparò ed uccise due dei tre banditi che tentarono il furto in gioielleria, in presenza di sua moglie.
Le conseguenze stabilite dal giudice per quellâazione hanno portato alla condanna del gioielliere in via definitiva a 13 anni. Allâuomo quindi non è stata riconosciuta la legittima difesa, dopo che dei rapinatori sono entrati nella sua gioielleria.
La moglie non ci sta: alla decisione del giudice la donna ha risposto con una petizione lanciata su Change.org per chiedere la grazia a Mattarella. Ecco lâappello lanciato dalla compagna del gioielliere condannato.
âMi chiamo Maria Angela Distefano â comincia cosĂŹ la petizione â sono la moglie di Guido Gianni. Il 18 febbraio 2008 tre rapinatori, a mano armata e con il passamontagna, assaltano la gioielleria di famiglia a Nicolosi (CT) un paesino alle pendici dellâEtna, percuotendomi, strappandomi i capelli, poggiandomi una pistola sul cuore, minacciando di ucciderci tutti e devastando il negozio. Altri rapinatori, appartenenti alla criminalitĂ organizzata, rimasero appena fuori. Guido ha difeso me, la sua vita, quella di un cliente e la nostra attivitĂ commerciale. Ed è per questo che ritengo che non possa pagare per la malvagitĂ dei suoi assalitoriâ. La donna aggiunge: âGuido è un marito e padre modello, dedito alla famiglia e ligio al dovere. Non merita di stare in carcere, quel luogo non gli appartiene. Mio marito è un artista a cui piace creare, non distruggere. LA DIFESA Ă SEMPRE LEGITTIMA! Chiedo che il Presidente della Repubblica Italiana gli conceda la grazia per consentirgli di tornare subito alla sua famigliaâ. Al momento sono state raccolte oltre 10mila firme.