Covid, in Lazio è emergenza ricoveri: situazione critica in altre regioni

Nuova fiammata e contagi in netta crescita: in Lazio è emergenza Covid ma in tutta Italia salgono gli indicatori. 

C’è un dato su tutti che emerge sul fronte Covid in Lazio. Nella giornata di ieri il balzo in avanti dei soggetti positivi al tampone fa registrare un +2634. Solo a Roma si registrano circa 1900 nuove infezioni, con un rapporto fra tamponi positivi e test addirittura del 25,8%.

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Covid, parametri in crescita © Ansa

Numeri che destano già preoccupazione, soprattutto se incrociati con le difficoltà in cui versano i reparti Covid. Solo nelle ultime 24 ore sono stati 44 i nuovi accessi in terapia intensiva, e secondo quanto riporta Il Tempo, la giornata di ieri è stata delicatissima negli ospedali del Lazio, con molti pazienti in attesa di ricovero o sistemazione.

Mancano personale e posti letto, e ciò che rischia di rendere la situazione ancora più pesante è la previsione per le prossime settimane, che con l’avvento di Omicron 5 sembra tutt’altro che rosea. Anche in molte altre regioni d’Italia gli ospedali tornano in una situazione critica e iniziano a lanciare l’allarme per una ondata che sta producendo problemi e criticità.

Covid, Omicron 5 mette in ginocchio molte regioni

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Covid, allarme alto agli ospedali italiani (AnsaFoto)

Il Lazio ha la maglia nera nei nuovi contagi, ma anche in altre regioni si moltiplicano gli appelli per gestire una nuova ondata destinata a creare problemi. In Campania ci sono gravi difficoltà nella gestione dei pazienti, e anche in Sicilia la situazione si fa calda. Pronto Soccorso nel caos anche in Trentino. Mancano professionisti e si registrano problemi nella gestione delle richieste d’accesso per le cure.

Il tanto temuto rischio di una ondata in autunno rischia di essere quindi anticipato ai mesi estivi. Salgono infatti tutti i parametri e per la scienza la situazione è da monitorare senza grossi allarmismi. Ciò nonostante le riviste scientifiche riaffermano che Omicron 4 e 5 aggirano la risposta degli anticorpi data da vaccini e malattia, e in tal senso saranno gli indicatori dei prossimi 10 giorni a chiarire se serviranno misure e soprattutto quali saranno le situazioni negli ospedali italiani, dai quali arriva già un pesante monito a non sottovalutare la situazione.

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