Ucraina, Draghi ribadisce il sostegno a Kiev e avvisa il Parlamento sulle armi

Il premier Draghi in Senato alla vigilia del Consiglio Europeo: “Italia a favore dell’ingresso dell’Ucraina nell’Unione Europea”.

Il premier Draghi in Senato è stato protagonista delle comunicazioni alla vigilia del Consiglio Europeo di Bruxelles. Nel suo intervento il presidente del Consiglio ha ribadito il sostegno dell’Italia all’Ucraina, ma anche l’impegno per la pace.

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Draghi in Parlamento alla vigilia del Consiglio Europeo © Ansa

La strategia di questo Governo, in accordo con l’Ue e il G7 – ha sottolineato il primo ministro italiano citato dall’Ansasi muove su due fronti: da un lato sosteniamo l’Ucraina, dall’altro imponiamo sanzioni a Mosca per portarla a cessare le ostilità e accettare di sedersi al tavolo dei negoziati. Armi? Stiamo rispettando il mandato che ci ha dato il Parlamento“.

A quasi 4 mesi dall’inizio del conflitto – ha aggiunto Draghi – continuano ad emergere nuove atrocità verso i civili, che saranno accertate e punite. In più, stanno aumentando gli arrivi dall’Ucraina. Nel nostro Paese, per ora, ne abbiamo 135mila ed esprimo gratitudine alle italiane e agli italiani che li hanno accolti“.

Draghi: “A favore dell’ingresso dell’Ucraina nell’Ue”

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Draghi sul grano e sul gas: ecco le sue parole © Ansa

In questo intervento il premier Draghi ha confermato che l’Italia è a favore “dell’ingresso dell’Ucraina nell’Ue e spero in un consenso del Consiglio Ue ad una sua adesione. Ma il percorso è molto lungo anche perché non tutti sono d’accordo su questo ingresso“.

Per il presidente del Consiglio un passaggio anche sulla crisi economica: “Le forniture di grano sono a rischio in tutto il mondo e il quadro generale peggiorerà nei prossimi mesi. Per questo come Europa siamo al lavoro per cercare di sbloccare l’export“.

Per quanto riguarda il gas – ha aggiunto Draghi – la Russia ha ridotto la fornitura. Noi ci siamo mossi con rapidità per ridurre la dipendenza da Mosca. Si tratta di accordi che ci permetteranno di essere più indipendenti dal prossimo anno. E proprio per questo motivo bisogna subito stabilire un tetto al prezzo del gas russo. La nostra soluzione è questa e chiediamo all’Europa di muoversi con rapidità e decisioni per tutelare i cittadini“.

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