Si è finto direttore sportivo di una nota squadra di calcio professionistica: il suo intendo era quello di acquistare calciatori da portare nella “sua” squadra. Peccato che lo stesso sia stato denunciato da chi, in realtà, questo mestiere lo fa per davvero
Ha davvero dell’incredibile quello che arriva direttamente dalla città campana e che si è verificato nelle scorse ore. Ci troviamo ad Avellino dove arriva una storia che sembra un film, ma in realtà è del tutto vera. La squadra in questione sono proprio i “lupi” allenati dal nuovo tecnico Roberto Taurino. La società biancoverde ha voluto emanare un comunicato ufficiale, direttamente dal proprio sito e sui profili social un episodio che definire deplorevole è addirittura troppo poco. Protagonista (a sua insaputa) il direttore sportivo del club campano, Vincenzo De Vito.
Andiamo, però, con ordine e spieghiamo realmente cosa è accaduto. Un uomo, che si è finto proprio la persona citata in precedenza, si è presentato appunto come il dirigente dell’Avellino ed ha cercato di acquistare calciatori che potessero far parte della rosa impegnata nel prossimo campionato di Serie C. Anche se queste telefonate sono arrivate direttamente alla vittima. De Vito, che di professione fa anche l’avvocato, ha ricevuto chiamate in merito al possibile interesse di alcuni atleti per la sua squadra. Cosa assolutamente non vera.
Tanto è vero che nel corso della mattinata di oggi il ds ha deciso di sporgere denuncia attraverso la Digos della questura irpina. E’ stato presentato, appunto, un esposto che è stato inoltrato alla Procura della Repubblica della città campana. Dopo aver segnalato l’accaduto ha chiesto di indagare per “sostituzione di persona e tentata truffa.
Il “finto” De Vito avrebbe cercato di convincere gli atleti a sposare il progetto dell’Avellino per questa stagione. E’ vero che nel mondo del calcio se ne sentono davvero di tutti i colori, ma questa volta pare che il limite sia stato abbondantemente superato. Non si capisce ancora il motivo per cui, il truffatore, ha agito: forse per una pura goliardia oppure per fare qualche dispetto allo stesso.