Il protagonista è uno studente di 10, che era in visita alla tomba 1 della necropoli a Domus de Janas di Santu Pedru. Durante l’escursione ha visto un amuleto che poi si è scoperto essere risalente addirittura a cinquemila anni fa
Capita spesso di ritrovare degli oggetti di valore risalenti a tempi lontanissimi. Quello che non succede così frequentemente, però, è che a farlo sia un bambino di 10 anni. Eppure è quello che è accaduto a Pietro Pais, uno studente di Usini (Sassari), la cui incredibile scoperta andrà ad arricchire il Museo Archeologico di Alghero.
Nel corso di una gita con la scuola, infatti, il bambino ha notato un pendente litico nei pressi della tomba 1, quella principale, della necropoli a Domus de Janas di Santu Pedru, ad Alghero. Secondo i primi esami dell’articolo in questione, è molto probabile che questo sia un amuleto risalente a ben cinquemila anni fa, subito consegnato e portato al Centro di restauro e conservazione dei beni culturali della Soprintendenza di Sassari.
Si tratta di un evento più unico che raro, avvenuto sotto la guida dell’archeologo Luca Doro, che ha curato la formazione dei ragazzi su storia e archeologia della Sardegna. È a lui che il bambino ha segnalato l’oggetto, probabilmente un amuleto ricavato da un bracciale di un arciere del III millennio a.C, con un foro all’estremità. In alternativa, vista la conformazione, potrebbe essere un peso all’interno di un sistema ponderale dell’età del bronzo. L’origine sarà stabilita dalle indagini in corso, ma di sicuro si tratta di una scoperta importantissima. Anche per quanto riguarda il futuro del sito, dal momento che – come ha annunciato l’archeologa Gabriella Gasperetti – questo episodio porterà anche a destinare nuove risorse economiche per le ricerche all’interno della necropoli. Tutto merito di un bambino di dieci anni.