Da Dybala a Zaniolo, passando per Cristiano Ronaldo e Romagnoli, il punto su tutte le situazioni più calde con il giornalista esperto di mercato: “L’Inter è la più attiva in assoluto, Milan bloccato dai rinnovi in sospeso dei dirigenti. La Juventus non aspetterà in eterno Di María”
Stiamo per entrare nella fase più calda del calciomercato, con tutte le squadre che stanno cercando di rinforzarsi per prepararsi in vista dell’inizio della stagione ormai alle porte. Per analizzare le situazioni più calde in questo momento, la redazione di Notizie.com ha contattato in esclusiva Giulio Cardone, giornalista di Repubblica.
Squadra per squadra, l’esperto di calciomercato del prestigioso quotidiano ha descritto le varie strategie che saranno seguite nel corso di questa sessione estiva che si aprirà ufficialmente tra una settimana, ma che ha già regalato tante emozioni.
Si inizia dall’Inter, a giudizio di Giulio Cardone il club partito meglio in questa sessione di calciomercato: “Si è dimostrata finora la più attiva in assoluto. Su Lukaku non ci sono dubbi, sarà dell’Inter, hanno trovato l’accordo per 8 milioni più 2 di bonus. La grande sorpresa è che il Chelsea si sia accontentato di 10 milioni e che l’Inter ne abbia approfittato chiedendo addirittura lo sconto (abbassando la parte fissa), spingendo sulla volontà del giocatore. Quindi l’accordo non è messo in discussione, entro il 30 giugno si chiuderà, anche perché è sempre stato il primo obiettivo di Simone Inzaghi. Pure più di Dybala, che invece è una cosa più di Marotta, che ha una grande passione per questo giocatore. Su di lui l’allenatore spinge meno e un po’ di concorrenza sta venendo fuori. La società sta cercando di trovare un accordo dal punto di vista dell’ingaggio, ma c’è ancora differenza. Si parla per lui anche del Milan, ma i rossoneri tendenzialmente non arrivano a ingaggi da 6-7 milioni per giocatori over 25. C’è sicuramente un interesse, ma non a quelle cifre che invece l’Inter sta valutando, magari sfruttando l’inserimento di qualche bonus legato alle presenze. Marotta ha proposto un milione in più in base alle presenze raggiunte”.
Poi sulle altre trattative dei nerazzurri: “L’Inter sta anche cercando una soluzione per Dzeko e non escludo che possa andare alla Juventus, visto che è molto stimato da Allegri. I bianconeri stanno cercando una prima punta che sia il vice Vlahovic e che all’occorrenza possa giocarci anche insieme. Dzeko può essere una soluzione interessante. Chiudendo il discorso sull’Inter, ha preso anche Bellanova e sta contendendo Cambiaso ad Atalanta e Juventus. Un grande mercato, insomma, che sarà finanziato dalla cessione di Skriniar per 70 milioni al Psg“.
Per quanto riguarda il Milan, invece, la situazione è molto più statica: “I rossoneri sono in ritardo, perché tutti i dirigenti sono in scadenza al 30 giugno. L’unico arrivo è stato quello di Origi, che penso sia stato molto sottovalutato, dal momento che si tratta di un centravanti importante. Per il resto si sono un po’ impantanati sulle trattative per Botman e Renato Sanches: sul primo c’è il Newcastle e sul secondo il Psg. Il difensore è praticamente perso, proprio in queste ore starebbe accettando la proposta inglese, e Renato Sanches ama la Francia e anche il contratto da 25 milioni più bonus che gli è stato offerto. A queste condizioni, è normale che il Milan rischia di vederselo soffiare. Credo abbastanza in Traoré come obiettivo: il Sassuolo chiede 35 milioni, ma credo che per 25 possa andare via. Poi c’è il solito Berardi, che ogni anno viene accostato ai rossoneri. Effettivamente questo sembra poter essere l’anno giusto per lasciare i neroverdi, potrebbe andare a una tra Milan, Juventus e Roma. Attenzione particolare ai giallorossi, soprattutto se dovesse partire Zaniolo. Per il Milan in quella posizione il grande obiettivo di Maldini è De Ketelaere: di certo tra lui, Zaniolo e Berardi solo uno può arrivare, perché il budget è di 50 milioni. Sicuramente Pioli si aspettava di più“.
Approfondendo la situazione relativa a Zaniolo, la Roma rischia di ritrovarsi con un “caso in casa”: “Giovedì c’è stato un incontro a Milano tra Tiago Pinto e il ds del Tottenham Paratici. Zaniolo è un pupillo di Paratici da sempre. Ora lo vorrebbe portare a Londra, ma il giocatore al momento non è molto interessato alla Premier League. Vorrebbe restare in Italia e piazzarsi tra Milan e Juventus. L’interesse c’è da parte di entrambe, ma la Roma chiede tra i 50 e i 55 milioni, di conseguenza la situazione è un po’ complicata. L’entourage non è contento che non sia stato chiamato per il rinnovo, a differenza di alcuni compagni di squadra. Quindi sarà difficile l’eventuale trattativa, lui non si smuoverà da 5,5 milioni a stagione. C’è un rischio di braccio di ferro dal 1° settembre in poi. È sicuramente uno dei casi di mercato del 2022. La Juventus ci punterebbe se veramente Di María dovesse sfuggire“.
A proposito di Di María, con Giulio Cardone di Repubblica affrontiamo l’argomento Juventus: “Lui è il grande obiettivo di Allegri, ma è evidente che stia aspettando il Barcellona. Una situazione che ha spazientito molto la Juventus, intenzionata ad attendere un altro paio di giorni al massimo. Poi è probabile che molli la presa per virare su uno tra Zaniolo o Berardi. Per quanto riguarda Kostic, invece, credo che arriverà a prescindere da Di María. Con il giocatore c’è già l’accordo, ora si sta cercando quello con l’Eintracht, che chiede 20 milioni. Una cifra forse troppo alta considerando che il ragazzo è in scadenza a giugno 2023, per questo i bianconeri cercano lo sconto. Alla fine comunque penso che arriverà“. Un terremoto che la Juventus non si aspettava è invece quello relativo a Matthijs de Ligt: “Nell’incontro di giovedì tra la sua manager Pimenta, Arrivabene e gli altri dirigenti si è arrivati alla rottura. Lui vuole andare via, non rinnoverà e dietro c’è il Chelsea. La Juve sta pensando di cederlo a 70 milioni, nonostante la clausola rescissoria da 120. Soprattutto se avesse la certezza di arrivare a Koulbaly a 40. In questo caso c’è da convincere il giocatore, perché pur volendo partire, non vorrebbe farlo ‘tradendo’ Napoli. È chiaro però che se De Ligt andasse al Chelsea o al Manchester City, allora Koulibaly sarebbe quasi necessario. In quella posizione sono stati offerti Lenglet dal Barcellona e Laporte dal Manchester City, ma è chiaro che in caso di addio di De Ligt ci sarebbe un tesoretto importante, che con i 20 milioni presi per Demiral porterebbe alla quota di 90 potenziali da investire per il difensore, l’eventuale alternativa a Di María e il playmaker. In quest’ultimo ruolo credo abbastanza che possa arrivare Paredes. Il colpo comunque la Juve l’ha già fatto con Pogba, che si è ridotto lo stipendio pur di tornare a Torino“.
E un altro che se ne andrà probabilmente dal Manchester United è Cristiano Ronaldo, accostato nelle ultime settimane anche alla Roma di Mourinho: “L’agente lo ha offerto in queste ore al Bayern Monaco, che presto avrà il problema di sostituire Lewandowski, promesso sposo del Barcellona. Cristiano guadagna sui 23 milioni netti a stagione, in Italia non ci sono squadre in grado di offrire cose del genere. Nonostante le smentite che arrivano da parte della Roma sulla trattativa, però, continuo a stare molto attento a questa situazione. Dal punto di vista del colpo a effetto, come successo con Mourinho, mi aspetto che una grande operazione possano farla. Certo, questa sarebbe enorme. Credo sia fuori dal budget, ma è anche vero che lo United è rassegnato a partecipare all’ingaggio del giocatore. Con il Bayern questo problema non l’avrebbe, con la Roma sì. Una situazione intrigante e da seguire“. Restando sulla Roma, Giulio Cardone è convinto che i giallorossi si stiano muovendo bene: “Sta lavorando benissimo e in maniera preventiva. È già arrivato Matic, un fedelissimo di Mourinho e anche se farà 34 anni ad agosto, con i ritmi del campionato italiano può essere molto importante. Poi riporterà a casa Frattesi, perché può contare sul 30% di sconto. Nel momento del passaggio al Sassuolo infatti si è tenuta il 30% della futura rivendita. Il ragazzo ha già l’accordo con il club, vuole fortemente tornare. Le società al momento sono piuttosto lontane, ma magari con l’inserimento di qualche contropartita tecnica si troverà la quadra. In tal senso il Sassuolo vorrebbe Bove“.
Da una romana all’altra, anche la Lazio ha già messo a segno un colpo con Marcos Antonio: “La Lazio ha fatto una cosa sorprendente, sciogliendo subito uno dei nodi del suo mercato e sostituendo Leiva. È vero che Marcos Antonio nasce mezzala, ma Sarri è convinto di poterlo trasformare nel suo Jorginho al Napoli. Dopo questa operazione però il club biancoceleste è tornato ai suoi soliti tempi, troppo lenti rispetto a quello che serve a Sarri. L’offerta per Carnesecchi è 12 più 3 di bonus, molto importante per un giocatore nelle sue condizioni. Vediamo se l’Atalanta accetterà, in caso contrario si virerà su Vicario. Poi servono due difensori centrali. Romagnoli vuole giocare nella Lazio, la sua squadra del cuore. L’offerta per il suo ingaggio è arrivata a 2,8, lui ne vorrebbe 3 più bonus. Sarri ha chiesto lui, Carnesecchi e Casale, la dirigenza sta cercando anche profili giovani del Real Madrid, come Gila e Chust. Poi c’è il tormentone vice-Immobile, con Tare che vorrebbe puntare su Cabral, mentre Sarri spera ancora nel colpo Mertens. Per quanto riguarda Milinkovic non c’è una deadline oltre la quale la Lazio lo toglierebbe dal mercato. Se arriva un’offerta da 70 milioni, cosa che non è successa finora, lui può partire. A quel punto la società deve essere brava a farsi trovare pronta con le alternative e una di queste è Sucic, 19enne fortissimo del Salisburgo. Poi c’è la situazione Acerbi, che condiziona l’affare Romagnoli: il difensore l’8 o il 9 luglio sarà ad Auronzo di Cadore, da professionista qual è. Si presenterà come è normale che sia. Poi è chiaro che lui spera di sistemarsi a Juve, Milan, Inter o Napoli per giocare la Champions League, ma di concreto al momento non c’è niente. Così come per Luis Alberto, nessuna offerte da 16 milioni del Siviglia, sebbene l’interesse ci sia“.