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Tecnologia

Google Analytics nel mirino, processo in atto che fa tremare il Web

Published by
Francesco Spagnolo

Google Analytics è finito nel mirino del Garante della Privacy. Ed il web inizia a tremare: andiamo a vedere il perché.

Google Analytics a sorpresa è finito nel mirino del Garante della Privacy. Secondo quanto riferito da Italia Oggi, in un provvedimento dello scorso 9 giugno l’Autorità ha ammonito il gestore di un portale ad interrompere il servizio perché tramite Google Analytics si trasferiscono i dati verso gli Stati Uniti e questo non garantisce un’adeguata tutela della privacy.

Google e il suo servizio Analytics finito nel mirino del Garante della Privacy © Ansa

Una sentenza che in futuro potrebbe portare i siti italiani a dire addio a Google Analytics e dare vita ad un nuovo programma per garantire la tutela della privacy degli utenti. Si tratta attualmente solamente di un provvedimento del Garante che non sembra toccare tutti gli altri siti, ma nelle prossime settimane non sono esclusi approfondimenti da parte del Governo per capire se realmente ci sono delle violazioni utilizzando questo servizio.

Il perché del provvedimento del Garante della Privacy

Andiamo a vedere il perché del provvedimento del Garante della Privacy © Ansa

Tra i dati che Google Analytics raccoglie ci sono quelli dell’indirizzo IP del dispositivo dell’utente, informazioni relative al broswer, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, lingua selezionata, ma anche data e ora della visita del portale. Informazioni che consentono di risalire anche all’area geografica dei visitatori, preferenze della navigazioni e, quindi, anche di pianificare in alcune occasioni attività di vendita.

A preoccupare l’autorità, però, è il fatto che questi dati vengono trasferiti negli Stati Uniti, un Paese che, come scrive Italia Oggi, non rispetta le privacy tanto che i dati possono essere utilizzati dalle autorità senza strumenti di garanzia e di difesa.

Da qui la decisione di ammonire il gestore del sito e chiedere di interrompere il trattamento con Google Analytics perché non rispetta la privacy. E’ sicuramente un primo avvertimento e vedremo se nelle prossime settimane l’Autorità deciderà di adottare questa linea dura nei confronti anche degli altri portali oppure ci sarà un passo indietro. Una cosa è certa: la linea dura del Garante spaventa molto il web.

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Francesco Spagnolo