Il talento di Duke ha ribaltato i pronostici: scelto prima di Chet Holmgren e di Jabari Smith. E ci sono altri due italiani nei primi 50…
Una notte che non dimenticherà mai, Paolo Banchero. Il giocatore nato a Seattle, ma di origini italiane, è stato la prima scelta assoluta del Draft 2022 in Nba. La chiamata per il classe 2002, che il prossimo 12 novembre compirà vent’anni, è arrivata dagli Orlando Magic. Un ribaltamento rispetto ai pronostici iniziali: il talento di Duke infatti, stando alle previsioni, sarebbe dovuto finire agli Houston Rockets, e invece è toccato a Jabari Smith. Nel mezzo Chet Holmgren a Oklahoma City, seconda scelta.
Banchero e le origini italiane: i nonni erano liguri
Al Barclays Center di New York il Commissioner dell’Nba, Adam Silver, ha chiamato per primo Paolo Banchero. Un nome che ormai da anni viene associato alla nostra Nazionale, merito delle origini del talento nato a Seattle ma naturalizzato italiano grazie al padre. I nonni erano liguri, emigrarono negli Stati Uniti all’inizio del novecento, per lavorare come contadini e minatori nelle miniere di carbone. Il 19enne è figlio di atleti: la madre americana, Rhonda Smith, giocava nella massima lega femminile (Wnba), mentre il padre Mario Banchero, di origine italiana, è un ex giocatore di football americano a livello universitario.
🇮🇹 IL CIELO È AZZURRO SOPRA ORLANDO!
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Ala grande di 210 cm, Banchero era considerato da tempo uno dei migliori cestisti della sua annata (2002) ed è stato preferito ad altre due stelle nascenti: Chet Holmgren del team universitario Gonzaga e Jabari Smith Jr di Auburn.
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Prima della chiamata al Draft, Banchero ha ribadito la sua promessa di voler indossare i colori azzurri: “Voglio ringraziare i tifosi italiani, ho sentito il loro amore e supporto per tutta la stagione. Ribadisco che giocherò in Nazionale, non quest’estate ma la prossima. Una promessa? Certo, state tranquilli”.
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Visibilmente emozionato, Banchero ha confessato di aver saputo pochi istanti prima della chiamata che sarebbe stato la scelta numero uno per i Magic: “Mi avevano detto in giornata che la situazione era fluida e di tenermi pronto a tutto, ma mi hanno detto di Orlando circa 20 secondi prima che il Commissioner salisse sul palco: non ho praticamente avuto il tempo di rendermi conto di cosa stava succedendo”.
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🇮🇹 GABRIELEEEEE!!@GabrieleProcid9 con la scelta #36 dai Trail Blazers ai @DetroitPistons!
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Menzione a parte per Gabriele Procida e Matteo Spagnolo: il primo è stato selezionato da Detroit alla chiamata numero 36. Prodotto della Fortitudo, il ventenne rimarrà in Europa almeno per un paio d’anni per farsi le ossa, ma la chiamata dei Pistons così presto nel 2° giro è un bel segnale di quanto l’Nba creda nel suo potenziale. Ufficialmente è una scelta di Portland, ma è stata inserita nell’affare che ha portato Jerami Grant ai Blazers.
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🇮🇹 MATTEOOOOO!!@SpagnoloMatteo9 con la scelta #50 ai @Timberwolves!
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Mentre il classe 2003 nato a Brindisi è stato scelto da Minnesota con la numero 50. Il play nella scorsa stagione ha giocato a Cremona ma ha un contratto col Real Madrid. Resterà in Europa a farsi le ossa prima di provarci con l’Nba, coi Wolves a monitorare i suoi progressi.