Russia, arriva il chiaro segnale da parte di una band del paese che ha voluto far capire, in tutti i modi, come la pensa su questo conflitto in Ucraina. Nella maniera piĂš decisa possibile. Anzi, lo ha ribadito per due volte: nel mirino il governo con a capo Vladimir Putin
Che la guerra in Ucraina non faccia felici nessuno non è assolutamente un mistero. Tanto è vero che dalla stessa Russia sono contrati a questa invasione e attacco che dura, purtroppo da quattro mesi esatti. Una situazione che sta, sempre di piÚ degenerando, con il numero dei morti che aumenta sempre di piÚ ogni giorno che passa. Nei primi giorni in molti sono scesi in piazza, a Mosca, per dire la loro in merito alla guerra.
Purtroppo, però, il loro gesto non è bastato a far cambiare idea: anzi, chi si faceva trovare in piazza con striscioni e slogan contro la guerra pagava con lâarresto. Sono state a dir poco agghiaccianti le immagini della polizia che arrestavano donne, uomini, bambini e addirittura persone anziane che portavano dentro la camionetta e dritti in carcere. Nel frattempo, però, arriva la notizia sempre dal paese russo che sa tanto di terremoto e che riguarda una nota band musicale molto conosciuta nel paese.
In molti li avranno riconosciuti, altri decisamente no. Si chiamano âLittle Bigâ ed hanno rappresentato la Russia, nel 2020, nel corso dellâEurovision che si è disputato in Olanda. La loro decisione, però, sta facendo molto discutere. Sul web hanno postato una canzone che condanna la guerra in Ucraina. Non solo: hanno voluto ribadire il loro dissenso al governo per via di questa decisione di invadere ed uccidere la popolazione ucraina.
âLa propaganda di guerra ci disgusta. Dopo una attenta riflessione di tutti quanti noi abbiamo deciso di lasciare il paese e di buttare tuttoâ. Queste sono state le parole del leader della band, Ilya Prusikin al sito âMeduzaâ. Per andare dove? Direzione Stati Uniti DâAmerica, precisamente Los Angeles tanto da postare il video della canzone âGenerazione cancellazioneâ, un inno per ribadire il loro ânoâ alla guerra.
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