A partire dall’estate 2022 chi è in possesso di un biliardino, senza autorizzazione, rischia una multa fino a 4 mila euro
Da intramontabile simbolo dell’estate a vittima di una norma che non può che essere definita assurda, il biliardino o calciobalilla, potrebbe essere stato condannato a morte da una nuova tassa che colpisce i tavoli da gioco e i flipper equiparandoli al gioco d’azzardo.
Se ne trovavano ancora pochi fuori dai bar o fuori dagli stabilimenti balneari, ma quando accadeva era grande festa. I classici banchi con i maniglioni e quelle figurine di giocatori stilizzati o tutti rossi o tutti blu, per un divertimento senza tempo e senza età e anche senza distinzioni tra maschio e femmina. Ora purtroppo potrebbero scomparire del tutto davanti ad un decreto entrato in vigore a giugno che fissa delle sanzioni: 4mila euro per chi fa giocare su dispositivi non autorizzati.
Potrebbe sembrare una cosa assurda, ma quel che prevede la determina direttoriale dell’Agenzia delle Accise, delle Dogane e dei Monopoli con un decreto che nelle intenzioni dovrebbe riordinare il settore giochi negli esercizi pubblici, distinguendo quelli che non prevedono vincite in denaro da quelli che per contro le prevedono, scrive che il biliardino è come un gioco d’azzardo e quindi determina che siano sottoposti a una certificazione. E con lui anche la carambola, il biliardo, il flipper o i dondolanti per bambini, di fatto equiparandoli a videopoker e slot machine,
Il risultato è che il gestore di uno stabilimento o di un locale pubblico o di un circolo culturale che vuole mettere a disposizione dei clienti calciobalilla, carambole, biliardi, flipper e freccette si trova costretto a pagare altre tasse o a rischiare una multa. E finisce così che in molti hanno deciso di fare a meno di una forma di intrattenimento gratuita per bambini e famiglie che a questo punto potrebbe davvero scomparire del tutto.
La reazione oltre che allo stupore per questo nuovo e assurdo balzello sotto forma di nuova tassa da pagare è stata univoca oltre che trasversale. Oltre alla gente comune, gli stessi gestori dei locali o degli stabilimenti balneari che ospitavano questi giochi, anche tra le forze politiche in tanti sono scesi in campo per protestare contro l’assurdità di questa nuova norma e tra gli altri, Fratelli d’Italia, ha presentato un’interrogazione in cui si chiede al Ministro competente “quali iniziative intenda adottare in merito, considerato che il calciobalilla nulla ha a che fare con il gioco d’azzardo e colpisce, invece, indiscriminatamente gestori e proprietari di esercizi pubblici, caricandoli di ulteriori incombenze burocratiche e tasse”.