La guerra all’interno del Movimento 5Stelle continua: Casaleggio si scaglia contro l’attuale leader, con parole al veleno
Le divisioni interne nel Movimento 5Stelle continuano. Dopo la scissione portata avanti dal Ministro degli Esteri Luigi Di Maio ora tocca a Davide Casaleggio uscire allo scoperto. Le sue parole rappresentano un violento atto di accusa nei confronti di Giuseppe Conte, considerato il vero artefice del declino del Movimento.
“Con la guida Conte si sono persi l’80% degli elettori rispetto al 2017, si sono candidati 10 sindaci contro i 224 nel 2017, i gruppi locali sono scomparsi, si è persa la vicepresidenza in Europa, sono rimasti 5 europarlamentari su 14, e solo 167 parlamentari sui 339 iniziali perdendo anche la maggioranza relativa in Parlamento. Per molto meno un amministratore delegato di una azienda verrebbe licenziato in tronco o si dimetterebbe”. Davide Casaleggio distrugge mediaticamente Giuseppe Conte. Sulle pagine del Corriere della Sera è durissimo nei confronti dell’attuale leader dei 5Stelle.
Sulla scissione in corso: “Oggi il processo è accentrato in una persona nominata che si consulta con organi nominati da lui stesso e che stranamente decidono tutto all’unanimità. Se non ci sono spazi di confronto è fisiologico che le persone escluse, che siano parlamentari, attivisti o elettori, ti abbandonino”. Secondo Casaleggio l’ex premier Conte ha “distrutto in soli 15 mesi un progetto politico costruito con grandi successi in 15 anni. Come già detto da Grillo credo che Conte sconti la sua totale inesperienza manageriale e anche l’assenza di una visione innovativa. Ha accentrato potere nelle stanze romane cancellando con un tratto di penna i gruppi locali che erano la rete strategica per promuovere i territori, e decidendo di non utilizzare un’architettura della partecipazione unica al mondo che consentiva di creare valore tra oltre 200 mila persone e che custodiva un know how decennale fondamentale”, ha argomentato ancora.
Sull’uscita di Luigi Di Maio: “Per ora mi sembra solo un gioco di palazzo in cui sono stati spostati parlamentari in un altro contenitore. Alle prossime elezioni al centro potrebbero esserci più partiti che elettori”. Infine una battuta sul futuro del Movimento. “Credo si sia andati oltre il punto di non ritorno. Mi fa pensare a quel film comico in cui per poter prendere la pensione della nonna deceduta, i nipoti la mettevano nel congelatore facendo finta che fosse ancora viva. Tuttavia la pensione è sempre più magra vedendo il 2,2% di voti delle ultime amministrative”.