Parla l’infettivologo: “Non è più Covid. Ecco perché”

L’infettivologo in un’intervista al ‘Corriere della Sera’: “Credo che sia una buona idea eliminare l’isolamento per i positivi asintomatici”.

L’infettivologo in un’intervista al Corriere della Sera ha deciso di lanciare un messaggio positivo sul Covid in vista dell’autunno e soprattutto chiedere “di cambiare nome perché non ha più nulla a che vedere con quello di Wuhan“.

Covid
Emergenza Covid in Italia: l’infettivologo tranquillizza © Ansa

Paragonare Omicron 5 con il virus di Wuhan – ha spiegato Bassetti al quotidiano italiano – per me è come mancare di rispetto a chi quel dramma lo ha vissuto in prima persona. Qui continuiamo a parlare di picchi, ondate, ma i pazienti non sono numeri. Il quadro clinico dei positivi attuali non ha nulla a che vedere con quello delle prime ondate. Vuoi perché Omicron è meno patogena, vuoi perché siamo ormai quasi tutti immunizzati dal vaccino o dalla malattia, ma è così“.

Per l’infettivologo un passaggio anche sui ricoveri in aumento: “Bisogna dire che c’è una buona fetta di persone che scopre di essere positivo solamente in ospedale. Poi magari ci sono anziani che si spaventano dei sintomi e arrivano in ospedale. Ma i veri ricoverati per Covid saranno il 20%“.

Bassetti dice sì all’idea di togliere l’isolamento per positivi asintomatici

Bassetti
L’infettivologo Bassetti in esclusiva al ‘Corriere della Sera’ sul Covid © Ansa

Bassetti conferma anche il suo parere positivo all’idea di togliere l’isolamento per i positivi asintomatici: “Credo che sia una buona idea. In questo momento abbiamo una situazione paradossale: i positivi di Serie A che si fanno il tampone in casa per poi andare in giro tranquillamente e quelli di Serie B, che per aver fatto il test in ospedale o in farmacia finiscono in isolamento per 7-10 giorni”.

Dobbiamo dire – ha continuato l’infettivologo – che se hai la febbre e la tosse stai a casa per almeno 5 giorni e poi senza tampone esci come fanno gli svizzeri. Liberare gli asintomatici spingerebbe anche tanti positivi non dichiarati ad utilizzare la mascherina FFP2 almeno nei luoghi chiusi, anziché andarsene in giro senza alcuna protezione per non essere scoperti. Ricordo, inoltre, che viviamo in un mondo globale. Siamo ritornati a vivere, ma se continuiamo così rischiamo di avere 2-3 milioni di italiani in isolamento”.

Gestione cookie