Tutte le età colpite, 30mila nuovi casi l’anno soltanto in Italia. Sono i dati preoccupanti che riguardano le malattie onco-ematologiche, i tumori del sangue.
La nostra nazione può contare su un’Ematologia tra le migliori al mondo, grazie alla ricerca i pazienti ora hanno una probabilità maggiore di guarire oppure convivere per anni con la malattia con una buona qualità di vita. Franco Mandelli, fondatore di Ail.it (Associazione Italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma), è un luminare del settore e da sempre ha chiarito l’importanza anche del volontariato contro queste patologie.
L’Ail, nel 2022, ha anche contribuito alla cura dei malati ucraini che hanno avuto naturalmente delle controindicazioni pesanti dallo scoppio della guerra. I volontari dell’associazione al momento superano quota 20mila, a Roma sono 1.670. Maria Luisa Rossi Viganò, Presidente di Ail Roma, ha spiegato: “Il professor Mandelli mi ha insegnato a essere una volontaria. E a osare come lui nella vita. È un impero costruito da lui per il pubblico e per gli ospedali, per tutto ciò che occorre per traghettare le persone dallo status di malato a quello di guarito”.
Le due ultime realizzazioni di Ail Roma a favore dell’Ematologia del Policlinico Umberto I sono il nuovo Pronto soccorso di Ematologia (sito in via Benevento) e il “Giardino di Silvana”. Cos’è? Una sorta di abbraccio che i volontari hanno donato ai malati e ai loro familiari per rendere meno complicati i momenti di attesa tra un prelievo e una visita.
Si tratta di uno spazio fiorito e profumato che è stato intitolato alla dottoressa Silvana Bedini, assistente per oltre 30 anni del professor Mandelli nonché volontaria Ail. La presidente Viganò ha ricordato: “Il Pronto soccorso ematologico di via Benevento, diretto dal dottor Corrado Girmenia, è un’interfaccia diretta tra struttura ematologica e territorio. Serve ad assistere i pazienti già seguiti per le malattie del sangue e anche le persone con sospetta nuova diagnosi. In questo modo si offre una corsia preferenziale“. Dotato di 6 sale a un letto, 5 box a un letto e anche un open space per 3-4 barelle. Gli accessi ogni anno sono oltre 2.400, il pronto soccorso ematologico dell’Umberto I segue attualmente circa 2.500 pazienti in terapia attiva.