E’ passata ormai una settimana dal presunto incidente mortale di Massimo Bochicchio e i segreti sul suo modus operandi continuano ad essere svelati.
Una settimana fa il presunto incidente mortale di Massimo Bochicchio. A distanza di sette giorni, però, non si ha la certezza che il corpo sia dell’ex broker e si attende solamente i risultati dell’autopsia per avere un quadro più chiaro della situazione.
In attesa di questi accertamenti medici, continuano gli approfondimenti sul modus operandi del broker dei vip. E, secondo quanto riferito da Il Messaggero, l’ex bancario cercava prima di diventare amico dei suoi clienti, condividere con loro interessi e vacanze, per riuscire a prendere la fiducia e il denaro.
Le persone, così, gli affidavano i propri soldi per gli investimenti e subito dopo il 56enne broker questa somma la metteva sul conto della moglie e del fratello. Un modus operandi che l’ha portato a truffare diversi sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo.
Il giallo della morte su Massimo Bochicchio
Un modus operandi che, come riferito dallo stesso Messaggero nei giorni scorsi, fa venire i dubbi sulla reale presenza di Massimo Bochicchio a bordo di quella moto. Gli inquirenti, almeno fino a quando non hanno certezze dell’autopsia, preferiscono mantenere il massimo riserbo.
Nei prossimi giorni si dovrebbe avere il risultato del test del Dna e in quel caso capiremo realmente se il corpo è del broker dei vip. I dubbi, come detto in precedenza, sono ancora diversi e anche i punti da chiarire su questa vicenda.
Secondo la prima ricostruzione, nella giornata di domenica Bochicchio si trovava a bordo della sua moto quando, per motivi ancora da accertare, ha perso il controllo del mezzo ed è finito fuori strada. Un impatto che ha provocato un incendio e il corpo del broker dei vip si è carbonizzato.
Si tratta di una vicenda che ha ancora diverse cose da chiarire e si attendono gli accertamenti medici per avere un quadro più chiaro di quanto successo.