Nonostante i buoni risultati dei forzisti, è proprio nel fortino da cui il moderatismo berlusconiano sarebbe dovuto ripartire che arriva la bruciante sconfitta al photofinish per il Cavaliere.
Dario Allevi, sindaco uscente di Forza Italia, non è riuscito ad ottenere la riconferma nel fortino berlusconiano di Monza. Tuttavia non si tratta di una notizia “inedita”. Da quando è subentrata la regola dell’elezione diretta dei sindaci, lo stesso destino era toccato anche a tutti i suoi predecessori.
Ora la cittadina sarà guidata da Paolo Pilotto, insegnante di religione presentatosi nelle liste del Pd dopo anni di attività politica “per passione”, come lo descrive il Corriere della Sera. La sua rimonta è parsa quasi inverosimile, e si inserisce in quanto accaduto in diverse altre città italiane il cui la coalizione di centro-sinistra partiva particolarmente svantaggiata, ma dove alla fine è riuscita a conquistare la vittoria.
Al ballottaggio è riuscito a recuperare ben 7 punti di svantaggio che aveva fatto registrare al primo turno, soltanto due settimane fa, vincendo con il 51,2 per cento, contro il 48,8 restante dell’avversario. “Abbiamo perso per 800 voti, faremo un’opposizione attenta e onesta”, ha commentato Allevi. Da considerare che il Pd si presentava inoltre senza 5 Stelle, mentre il centro-destra avanzava sostanzialmente unito con la formazione Forza Italia-Fratelli d’Italia-Lega.
Berlusconi aveva puntato molto sulla riconferma di Allevi, tanto che a Monza aveva deciso di fare la sua unica uscita pubblica nel periodo intercorso tra il primo turno e il secondo andato in scena ieri. Proprio parlando ad Allevi aveva immaginato una Forza Italia tra un anno sopra il 20 per cento, visto che proprio Monza è stata anche l’unica cittadina in cui i forzisti hanno tenuto la leadership sopra gli altri due partiti della coalizione, con il 16 per cento.
Così da immaginare proprio Monza come il fortino da cui fare ripartire i moderati berlusconiani di centro-destra, sulla scia della storica promozione in serie A del Monza a trazione Berlusconi-Galliani. E invece, nulla da fare.