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Cronaca

Finti abusi e ricatti per guadagni “extra”: nei guai funzionari

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Cristiano

Inventavano falsi abusi e ricattavano le loro vittime in cambio di guadagni “extra”: a porre fine a tutto questo il titolare di una azienda che ha denunciato. Guai per tre funzionari

Polizia (Ansa Foto)

Sono arrivati inevitabili guai per alcune persone che lavoravano all’ufficio dell’ispettorato edilizio del III Municipio di Roma. Si tratta di tre dipendenti che avevano organizzato, con un perfetto piano, intascare dei soldi che possiamo definire “extra“. Peccato che per loro qualcosa è andato storto.

A riportare la notizia ci ha pensato direttamente il quotidiano ‘Il Messaggero‘. Il tutto si basava su dei falsi abusi e ricatti. Si tratta di due funzionari e di un architetto che sono stati accusati gravemente: per loro si parla di “concussione in concorso”.

Si trattava di una associazione a delinquere. In cinque anni hanno intascato una cifra che arriva addirittura a 170mila euro. A rispondere a queste accuse (oltre agli altri due colleghi) è Vincenzo Salvatore Arleo che svolgeva il ruolo di funzionario al III Municipio. Per quest’ultimo si è immediatamente parlato di un giudizio immediato a partire dal 20 ottobre di quest’anno. In udienza verranno ascoltati i testimoni della difesa.

In che modo agivano? Sceglievano la vittima che poteva dare loro delle “soddisfazioni”. Agivano con sopralluoghi con delle false perizie (guarda caso sempre esito negativo) che davano come risultati delle carenze tecniche ed amministrative, anche se le stesse non venivano previste dalla normativa del settore edilizio.

Roma, falsi abusi: il ricatto dei funzionari del III Municipio

Polizia (Ansa Foto)

Agendo in questa maniera diventava sempre più difficile poter concedere le autorizzazioni in merito. Le irregolarità diventavano regolari e venivano concessi i permessi. In che modo? La vittima doveva recarsi in due studi privati: la prima è l’Eco Area srl (Arleo era socio al 55%) ed Eco Area snc (con a capo il figlio di Arleo, Andrea).

Ad avere il coraggio di denunciare il tutto ci ha pensato il titolare di una azienda che si occupava di due aree adibite per parco giochi (una a Montesacro e l’altra a Talenti).

Il procedimento era sempre lo stesso, ma la vittima si è rifiutata. Dalla denuncia dell’uomo sono partite le prime indagini e intercettazioni telefoniche ed ambientali. In questo momento Arleo è in pensione, ma dovrà sottoporsi all’obbligo di firma almeno due volte la settimana.

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