L’emergenza siccità è destinata a portare a razionamenti in quasi tutta Italia. Andiamo a vedere quali sono i primi provvedimenti.
E’ emergenza siccità in Italia. L’assenza di piogge e temperature da record hanno portato i fiumi a ridurre il proprio livello e le Regioni sono costrette a mettere in campo estremi rimedi per cercare di ridurre al minimo lo spreco e superare questo momento complicato destinato a durare per tutta l’estate.
Come riportato da Libero, il governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha chiesto ai Comuni di emettere ordinanze per ridurre l’utilizzo dell’acqua potabile nei servizi non essenziali compresi il lavaggio delle auto, innaffiare orti e riempire le piscine private.
Una decisione molto simile è stata presa anche in Toscana, con il presidente Giani che ha deciso di aggiungere delle multe che vanno dai 100 ai 500 euro per chi non rispetta l’ordinanza.
In Lombardia il presidente Fontana si appella ai cittadini
Se nel Lazio la situazione sembra essere ancora sotto controllo, il presidente della Lombardia, Attilio Fontana, si è appellato direttamente ai cittadini chiedendo di “fare uso parsimonioso dell’acqua“.
Nessuna raccomandazione in Trentino dove il sindaco di Ronzo-Chienis che ha chiuso i rubinetti dell’acqua dalle 23 alle 6. La situazione è grave anche in Valle d’Aosta. Proprio per questo motivo a La Salle si è deciso di disporre il razionamento per l’acqua potabile per uso non domestico.
Una situazione davvero critica e che rischia di peggiorare ancora di più nelle prossime settimane se il caldo e l’assenza di piogge continuerà nei prossimi giorni. Per il momento, come detto in precedenza, il Governo ha preferito non mettere in campo dei razionamenti per tutto il Paese, ma in futuro non possiamo escludere dei provvedimenti nazionali soprattutto se l’emergenza siccità dovesse continuare.
La speranza naturalmente è quella di poter superare il prima possibile questo momento difficile per poi riuscire ad affrontare autunno ed inverno con una maggiore tranquillità rispetto agli ultimi mesi che, come detto, non sono stati per nulla semplici proprio per la siccità.