E’ la gara regina delle acque libere, specialità olimpica, e Gregorio Paltrinieri ha ribadito, nella acque di Lupa Lake in Ungheria, di essere un campione inarrivabile. Al termine di una gara perfetta condotta sempre al comando insieme all’eterno rivale Wellbrock sfiancato nel finale e superato anche dall’altro all’azzurro.
Meravigliosa doppietta azzurra per merito di Domenico Acerenza che dopo il beffardo quarto posto nella 5 km, oggi con un rush finale importante, condotto sulla scia del compagno di nazionale, ha conquistato una eccezionale medaglia d’argento.
Un immenso Gregorio Paltrinieri, oramai un vero e proprio Dio delle acque, ha concluso il suo mondiale con un bottino di medaglie pazzesco. Degna rivincita di una rassegna olimpica mai così sfortunata per via di una maligna mononucleosi che altrimenti lo avrebbe reso protagonista ancora più di quanto, nonostante tutto, sia stato. Due ori nelle distanze più complicate: 1500 metri in vasca e la 10 Km in acque libere più un argento nella 5 km di fondo e il bronzo con la squadra nella staffetta in acque libere. Quarto mondiale consecutivo con almeno una medaglia d’oro, che diventano 5 con almeno un podio conquistato, per una continuità che fa capire, nello sport dove l’usura fisica, ma soprattutto mentale, corrode dentro davvero, la grandezza di questo straordinario atleta. Forse oramai il più grande nuotatore della storia del nuoto italiano.
L’oro e l’argento di oggi non erano mai arrivati nella storia di una gara in acque libere, e questo potrebbe già chiudere alla grandissima un mondiale di nuoto mai così ricco per i nostri colori, ma potrebbe anche non essere finita qui con le gare di pallanuoto ancora in corso e le nazionali che potrebbero arrivare al podio e ancora una gara domani in acque libere.