Anche Christopher Walken si unisce al club degli attori particolarmente critici rispetto al modello produttivo della Marvel
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Nel corso di un’intervista per la promozione della sua nuova serie tv The Outlaws, Christopher Walken ha voluto dire la sua sulle contraddizioni del mercato cinematografico odierno. L’attore statunitense ha preso parte a decine di pellicole, collaborando con registi del calibro di Tim Burton, in Batman il ritorno (1992), e Steven Spielberg in Prova a Prendermi (2002). Più in particolare Walken ha messo l’accento su quelle produzione titaniche, citando la Marvel come modello produttivo poco propedeutico alla sopravvivenza del cinema: “Nessuno mi ha mai chiesto di prendere parte a un film Marvel! Ma penso sia una cosa negativa vedere che vengono fatti questi film che costano 200 milioni quando potresti fare dozzine di film più piccole spendendo gli stessi soldi. Inoltre è davvero brutto che, oggigiorno, se fai un film è altamente improbabile che venga visto nei cinema a meno che non si tratti di un blockbuster. È più probabile che i film più piccoli finiscano direttamente sul piccolo schermo”. Il tema posto dal vincitore di un premio Oscar per l’interpretazione ne Il cacciatore (1978) è all’ordine del giorno e, la sua tagliente critica, si unisce ai numerosi discorsi fatti da colleghi e registi negli ultimi mesi, in cui si evidenzia una rinnovata necessità di salvare il cinema in sala anche per le produzioni meno dispendiose.