Domenica scorsa, al termine di una finale al cardiopalma, è entrato nella storia vincendo per la quarta volta consecutiva il titolo di campione d’Italia (unico a riuscirci). Adesso è pronto per provare a conquistare il suo primo Mondiale: “Sarà dura, ma è quello l’obiettivo”
Sabato 2 luglio 2022, a Roma, presso la “Sala dei Presidenti del CONI” è stata presentata ufficialmente la World Cup 2022 di Calcio da Tavolo e Subbuteo, che si disputerà, dal 16 al 18 settembre 2022, a Cinecittà World, con il patrocinio del Comitato Olimpico Nazionale Italiano e della Regione Lazio. Tra gli ospiti era presente anche Luca Colangelo, che la scorsa settimana ha conquistato il suo quarto titolo consecutivo di campione italiano, un’impresa che non era riuscita a nessun altro prima di lui nella storia. Ci sarà ovviamente anche lui (delle Fiamme Azzurre Roma) a rappresentare l’Italia ai prossimi Mondiali e per presentarli ha raccontato le sue emozioni in esclusiva a Notizie.com: “Ci sono ancora due mesi, in cui sicuramente con il tempo, piano piano, di settimana in settimana, cominceremo ad allenarci per questo grande evento. Il livello tornerà di nuovo alto ed è quello che serve nel nostro movimento. Speriamo di ritrovarci come accaduto nel 2017, quando noi della Nazionale abbiamo fatto una preparazione tutti insieme, una specie di ritiro di 3-4 giorni dove sicuramente si ride e si scherza, ma ci si concentra anche nel gioco. Non vedo l’ora che arrivi questa gara“.
Anche perché sarà la prima a cui arriverà da grande favorito: “Ce n’è di responsabilità. Dopo 4 titoli italiani consecutivi, devo andare là per vincere questo trofeo e questo titolo. Bisogna solo giocare, essere leali, avere rispetto verso l’avversario. Poi chi sarà più forte e più in giornata vincerà, bisognerà solo stringere la mano e fare i complimenti. Saranno due giorni di fuoco“.
Luca Colangelo in esclusiva a Notizie.com
Insieme a Luca Colangelo in conferenza c’è anche Matteo Ciccarelli, Campione del Mondo Individuale di Calcio da Tavolo in carica. E il loro sogno, ovviamente, è di arrivare a giocarsi la finale: “L’importante è che il titolo rimanga in Italia. Non sarà assolutamente facile, perché quella due giorni lì saremo due compagni di squadra e le emozioni saranno diverse. Quando incontri avversari di altre nazioni è tutta un’altra cosa. Approcci alla partita in un modo mentale totalmente diverso, con cattiveria agonistica. Quando incontri un compagno di squadra è più complicato. Poi in finale, se sbagli due piccole cose l’hai persa. Sta proprio nei dettagli che si potrà decidere un’eventuale finale tra me e lui. Una cosa che potrei rubargli è il metodo di organizzare un’azione, per trovare il tiro che piace a lui. Lo vedi proprio quando va a costruire il suo tiro, arrivando nella posizione che più lo aggrada. E non è facile, altrimenti non sarebbe campione del mondo“.
In conclusione, Colangelo rivive i momenti che hanno portato all’incredibile rimonta che gli ha consentito di vincere il quarto titolo italiano consecutivo: “È la prima volta che capita. Non è facile, ma è stata un’emozione grande. Infatti anche magari nell’esultanza si è visto, perché comunque durante la partita in modo ingenuo mi sono messo a pensare a quel quarto titolo che potevo vincere consecutivamente e lì forse la tensione e la testa sono andate a calare. Per poi accorgermene quando ho preso il 3-1 a un minuto e mezzo dalle fine. Ma come ho detto prima tutto si decide con gli episodi, sono riuscito a fare due gol in un minuto e sono riuscito a pareggiarla e portarla ai tempi supplementari, fino ai calci piazzati, portando il quarto titolo a casa. Ma se sbagliavo un tiro il campionato italiano non l’avevo io e cambiava tutto. Quello è stato un gioco mentale. Penso di averlo battuto soprattutto in quell’ambito. Andrea Manganello era nella sua giornata, ma là secondo me sono riuscito ad annichilirlo con la testa“.