Disperso da sette giorni, trovato in un canalone: vivo, ma disidratato

Si erano oramai perse le speranze di ritrovare ancora in vita Gianpaolo Baggio, l’escursionista scomparso da una settimana in montagna

 

Si erano praticamente perse le speranze di ritrovarlo in vita, invece l’uomo disperso tra le montagne intorno ad Udine, nella giornata di ieri è stato avvistato da un elicottero dei Vigili del fuoco nel corso dell’ennesimo sorvolo proprio sopra la ferrata Palma, dove l’escursionista aveva detto di essere diretto.
L’escursionista ritrovato vivo dopo 7 giorni –

L’incredibile e allo stesso tempo bellissima notizia è stata data dal soccorso alpino del Friuli-Venezia Giulia, quando sembrava aver perso le speranze, l’escursionista Gianpaolo Baggio, disperso da sabato 25 giugno scorso, è stato ritrovato ancora in vita.

Quasi un miracolo

Erano stati centinaia i soccorritori attivati nelle ricerche che per 7 giorni non hanno dato esito fino a quando, questa mattina alle prime luci dell’alba, il giovane è stato individuato dall’elicottero dei vigili del fuoco che stava sorvolando la zona. Gianpaolo Baggio, l’escursionista di 31 anni, di Torreano in provincia di Udine, si trovava in un profondo canalone da cui era impossibile risalire autonomamente. Quando i soccorritori l’hanno individuato era molto provato, ma in condizioni tutto sommato discrete.

Disidratato, ma vivo

L’itinerario percorso dall’uomo si snoda sul lato meno accessibile del Monte Matajur, oltre 1000 metri d’altitudine, in mezzo a una fitta vegetazione. Sono stati i dati e il materiale scaricati dal ragazzo sul suo computer in ufficio a confermare l’intenzione di percorrere la Palma che hanno potuto aiutare a concentrare le ricerche nella giusta direzione. Nelle ricerche sono stati impegnati anche il soccorso alpino e la Protezione Civile con le unità cinofile, sono anche state studiate le celle telefoniche alle quali il cellulare del giovane si era agganciato. L’uomo, di professione ingegnere, è stato portato a bordo dell’elicottero fino al campo base, dove è sbarcato autonomamente. Visitato dai sanitari di un’ambulanza, è stato accompagnato in ospedale per verificare nel dettaglio le condizioni dopo sette notti trascorse in mezzo alle montagne, con scarsissima quantità di cibo e acqua. E’ apparso disidratato e molto provato, ma nel complesso in buone condizioni.

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