La decisione dell’Atp di non assegnare punti ai tennisti nel torneo londinese per la mancanza di russi e bielorussi ha diviso gli stessi tennisti
La decisione di Atp e Wta di non assegnare punti per le classifiche nel torneo di Wimbledon, considerata l’assenza di russi e bielorussi, aveva già creato alcuni malumori tra i giocatori che in questo modo non avevano la possibilità di difendere i punti conquistati lo scorso anno, dopo il primo giorno di gare le polemiche sono riemerse forti.
Fabio Fognini, al termine dell’incontro di primo turno perso contro l’olandese Griekspoor per 5-7 7-5 6-3 6-4, ha attaccato duramente gli stessi colleghi rei di non aver protestato abbastanza per l’assurda e immotivata decisione presa dall’Associazione del giocatori professionisti: “Ciarlatani e… siamo venuti tutti qui come degli stupidi quando avremmo dovuto boicottare il torneo”.
Con un comunicato in risposta alla decisione dei ‘Championships’ di impedire ai giocatori di Russia e Bielorussia di partecipare al torneo, l’associazione dei tennisti professionisti aveva annunciato la sua decisione unilaterale, valevole solo per lo Slam londinese: “La possibilità per i giocatori di ogni nazionalità di partecipare ai tornei, basandosi sul merito e senza discriminazioni è fondamentale per il circuito. La decisione che ha preso Wimbledon e che impedisce a russi e bielorussi di giocare nel Regno Unito, mina i nostri principi e l’integrità della Atp. In assenza di un cambiamento nelle circostanze, è con grande rammarico e riluttanza che non vediamo altra opzione che rimuovere i punti Atp ranking da Wimbledon per il 2022″.
Una scelta che l‘All England Club, che organizza l’evento, aveva definito “sproporzionata”, esprimendo la sua profonda delusione in una nota: “Siamo profondamente dispiaciuti per l’impatto di questa decisione sulle persone colpite. Riteniamo che siano sproporzionate nel contesto delle circostanze eccezionali ed estreme di questa situazione, che danneggiano tutti i giocatori”. Sarebbe bastato forse proteggere le classifiche di quei tennisti interessati ai punti conquistati lo scorso anno, senza provocare un terremoto che scontenta tutti. Non c’è stato un giocatore che abbia sposato questa soluzione senza compromessi.
E il duro sfogo di Fabio Fognini prende spunto proprio da questo malcontento che accumunava molti giocatori che addirittura non avevano la testa giusta per giocare un torneo atteso tutto l’anno: “Ciarlatani, siamo venuti tutti qui come degli stupidi quando avremmo dovuto boicottare il torneo, l’ATP ha preso una decisione sbagliata, quella di togliere i punti! Insomma siamo tutti venuti fin qui per un torneo che non conta! E l’ha fatto, oltretutto senza informarci…”.