La rottura del roll bar sull’Alfa Romeo di Guanyu Zhou dopo l’incidente a Silverstone è gravissima, ma per fortuna c’era l’Halo
L’incredibile e spaventoso incidente alla partenza del GP della Gran Bretagna, che ha visto coinvolto Guanyu Zhou con l’Alfa Romeo, ricorda ad appassionati e addetti ai lavori della Formula 1 che prevenzione e crash test non sono mai abbastanza, la clamorosa e assurda rottura del roll bar, ma anche l’importanza dell’halo.
Questa volta non c’era il fuoco come un paio di anni fa, quando Grosjean uscì incolume tra le fiamme dalla sua vettura spezzata di netto in due, ma non possiamo dire che vedere la vettura del pilota cinese strisciare tra un mare di scintille a testa in giù, per finire la sua corsa addosso alle reti di protezione della tribuna degli spettatori, sia stato meno drammatico. E siamo qui a domandarci dell’imponderabilità del Motorsport ma anche di quanto siano spesi giustamente i tanti soldi che vengono investiti per la sicurezza delle monoposto e quindi dei piloti.
L’inaccettabile rottura del roll bar
Nell’immagine della carcassa dell’Alfa Romeo caricata sul carroattrezzi, tagliata di netto, bassissima, risulta evidente come il roll-bar non abbia retto, disintegratosi nell’impatto con l’asfalto dopo il contatto in partenza con la Mercedes di George Russell. Una situazione inaccettabile per un sistema che dovrebbe resistere a qualsiasi urto. Evidentemente qualcosa non ha funzionato ma a salvare la vita di Zhou, ha provveduto un altro sistema che è stato introdotto da qualche anno tra le proteste degli stessi piloti per via della ridotta visibilità, ma che oramai sono troppe le occasioni in cui ha salvato una vita.
Il miracolo dell’halo
La Federazione Automobilistica ha introdotto l’halo nella stagione 2018, di fatto si tratta di un sistema di protezione “ad aureola” che consiste in una barra curva posta a protezione della testa dei piloti, ancorata e saldata da tre bracci in tre punti con la scocca della vettura, e serve per proteggere la testa del pilota esposta da sempre a qualsiasi cosa volasse ad altezza casco. Ebbene, vedere la monoposto del pilota cinese strisciare a testa in giù dirigendosi verso le barriere senza perdere velocità, con, il roll bar frantumato e spazzato via dall’impatto e il solo halo a tenere sollevata la testa e il casco del pilota da terra producendo al massimo un fiume di scintille, fa capire cosa ha realmente salvato la vita a Zhou sottraendolo ad una morte orrenda.
What a horrible crash hope @ZhouGuanyu24 is ok pic.twitter.com/C08WY06tCi
— KING (@TylerFowlston) July 3, 2022
Aperta un’inchiesta
Bisognerebbe essere ingegneri per capire cosa sia realmente successo ed è per questo che la FIA ha aperto una inchiesta sull’accaduto. Ma è difficile da digerire che quel roll bar, omologato proprio dalla FIA in rigidissimi crash test, sia stato probabilmente messo sotto sforzo in modo anomalo e non sia sufficiente per reggere quel peso a quella velocità e in quella posizione per così tanto tempo. Altrimenti non si spiega come una scocca possa cedere in un punto così nevralgico in modo così apparentemente semplice. E’ gravissimo che si sia frantumato e va ripensato e ridisegnato ma per fortuna lo sviluppo va avanti ed è stato introdotto l’halo, ma non sempre possiamo sperare nel miracolo finale.