L’ex estremo difensore biancoceleste, oggi opinionista sportivo, ha parlato in esclusiva a Notizie.com della situazione tra i pali della Lazio, attualmente senza numeri uno: “L’importante è che il club chiuda prima possibile delle operazioni per consentire a Sarri di lavorare”
Dodici stagione con la maglia della Lazio, quella che ha contraddistinto la maggiore parte della sua carriera. Fernando Orsi sa bene cosa significhi difendere i pali della squadra biancoceleste ed è per questo che la redazione di Notizie.com ha chiesto in esclusiva una sua opinione riguardo l’attuale situazione portieri per la squadra di Sarri, che dopo gli addii di Strakosha e Reina è rimasto attualmente solo con Adamonis e Alia.
I nomi principali accostati alla Lazio nell’ultimo periodo sono stati Carnesecchi e Vicario, ma nelle ultime ore si sono alzate le quotazioni di Maximiano del Granada: “Su Maximiano – ha detto Orsi – non saprei dare un giudizio, perché non l’ho mai visto giocare. Sicuramente la Lazio con i suoi osservatori lo avrà invece visto più volte e, considerati i nomi che sono stati accostati in questo periodo al club biancoceleste, credo che l’orientamento sia quello giusto. Di certo andando a pescare in Italia si andrebbe sul sicuro, verso profili giovani sui quali ci sarebbe poi da lavorare. Carnesecchi non ha mai giocato in Serie A, Vicario ha fatto solo un anno e lo ha fatto bene. Sono due ragazzi di prospettiva che possono fare molto bene. A prescindere da chi arrivi, comunque, l’importante è che si chiuda presto per qualcuno, anche perché ne occorrono due. Sarebbe importante consegnarne almeno uno a Sarri prima dell’inizio del ritiro di Auronzo di Cadore, per permettergli di iniziare a lavorarci da subito“.
Riguardo la possibile coppia, Orsi non pensa che sia necessario avere una sorta di “chioccia” nel ruolo di vice: “Oggi i portieri sono tutti ‘giovani’. Anche Handanovic lo è a 37 anni. L’età per gli estremi difensori è solo un numero, le qualità restano a prescindere dalla carta d’identità. Credo che la discriminante principale siano i soldi che dovranno essere investiti, perché chiaramente puntando su un profilo di prospettiva servirà un certo tipo di investimento, di conseguenza per prendere l’alternativa bisognerà per forza di cose spendere meno. Sirigu è molto affidabile, ma tra le varie coppie che ho letto in questo periodo penso che quella composta da Vicario e Falcone sarebbe la più completa, con due numeri uno di qualità e di affidamento. Le voci su Karius? No, lui lasciamolo stare. La Lazio sta creando un progetto importante per crescere e Roma è una piazza calda ed esigente nei confronti dei suoi giocatori. Servono calciatori capaci di resistere alle pressioni“.