Per la prossima primavera torna in prima serata, per alcune puntate evento, un programma che ha cambiato il modo di vedere il calcio
Nella consueta presentazione dei palinsesti autunnali per Canale 5, Italia 1 e Retequattro, il presidente di Mediaset, Piersilvio Berlusconi, ha annunciato a sorpresa il clamoroso ritorno di “Mai dire gol”, la storica trasmissione televisiva.
Un tuffo nel passato per tanti di noi che siamo cresciuti negli anni 90 con lo storico programma andato in onda tra il 1990 e il 2001, prima che il format “Mai dire” subisse declinazioni differenti da quella originale perdendosi in tanti spin off non tutti con la stessa fortuna.
La trasmissione televisiva più innovativa sul calcio, che con la conduzione della Gialappa’s Band ha creato tantissimi tormentoni negli anni ’90, mischiando società e il mondo dello sport più popolare per gli italiani, vedrà nuovamente la luce probabilmente per delle puntate evento in primavera: “Il lavoro è in atto, siamo convintissimi di volerlo fare, in prima serata su Canale 5, abbiamo parlato con la Gialappa’s, ci piacerebbe tantissimo che ci fosse il Mago Forest e poi vorremmo tutti i comici di allora perché è una celebrazione, e devo dire che le risposte finora sono tutte positive. Dovrebbe essere la prossima primavera. Tre o quattro puntate per l’evento di celebrazione, vediamo quello che succede”, queste le parole dello stesso Pier Silvio Berlusconi alla presentazione dei palinsesti Mediaset per la prossima stagione.
Il programma era, all’inizio, l’applicazione al calcio della telecronaca comica e surreale già sperimentata dalla Gialappa’s Band per “Mai dire Banzai” con protagonisti dei giovani giapponesi che si cimentavano in prove assurde e improponibili. La grandezza del trio comico è stata quella di incentrare le gag sugli errori, le gaffe e gli atteggiamenti buffi di alcuni giocatori e allenatori di calcio nella giornata appena trascorsa di Serie A, ma anche di campionati esteri. Rompendo schemi e infrangendo la sacralità assoluta del mondo del calcio fin lì chiuso dentro una omertà e un allineamento a regole ferree mai provate a spezzare prima.
E il successo è stato immediato con tormentoni passati alla storia grazie, soprattutto, a una sfilza di comici che hanno reso il programma immortale: Teo Teocoli, Gene Gnocchi, Marco Milano, Antonio Albanese, Aldo, Giovanni e Giacomo, Marina Massironi, Simona Ventura, Bebo Storti, Claudio Lippi, Paolo Rossi, Corrado Guzzanti, Francesco Paolantoni, Paolo Hendel, Sabrina Ferilli, Serena Dandini, Claudia Gerini, Manuela Arcuri, Alessia Marcuzzi, Ellen Hidding, Luca e Paolo, Daniele Luttazzi, Fabio De Luigi, Paola Cortellesi, Giobbe Covatta, Maurizio Crozza, Riccardo Pangallo, Ugo Dighero, Luciana Littizzetto, Claudio Bisio, Gioele Dix, Gabriella Germani, Walter Fontana. Praticamente il gotha comico emergente dell’epoca che faceva a gara per stare davanti alle telecamere ad interagire con la Gialappa’s band, al secolo Marco Santin, Carlo Taranto e Giorgio Gherarducci, che fuori onda legava il tutto.