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Curiosità

Riapre un paradiso sul lago: ecco dove ritrovare la natura incontaminata

Published by
Mauro Simoncelli

Dopo molti anni, riapre al pubblico un luogo poco conosciuto, ma ricco di storia e dotato di grande fascino, a pochi passi da Roma

Il lago di Bolsena, in provincia di Viterbo, nell’Alta Tuscia, particolarmente votato alla pesca e caratterizzato da coste basse e sabbiose, è una meta turistica molto apprezzata, soprattutto per chi ama il contatto con la natura.

Isola bisentina sul lago di Bolsena –

Chiusa dal 2017 dopo essere passata di proprietà, l’Isola Bisentina finalmente riapre al pubblico. Un luogo ricco di storia e di grande fascino, al centro del lago, distante pochi chilometri dalla Capitale, dove potersi immergere in una natura ancora incontaminata.

Solo a 3 chilometri dalla riva

L’Isola Bisentina è la più grande delle due isole del lago di Bolsena, l’altra è la Martana, risultando inoltre più amena e verdeggiante rispetto alla “sorella”.
L’isola ha un’estensione di 17 ettari e fa parte del territorio comunale di Capodimonte, che insieme a Bolsena e a Marta, rappresentano i tre piccoli comuni adagiati sulle rive del lago di Bolsena, dal quale dista circa 3 Km. Il suo nome deriva dal monte Bisenzio, una piccola altura posta di fronte sulla terraferma. L’Isola Bisentina è situata nella parte occidentale del lago e al suo interno possiede, tra ulivi secolari e magnifici giardini all’italiana, ben sette cappelle costruite tra il XV e XVI secolo.

Natura incontaminata e lussureggiante

Isola bisentina sul lago di Bolsena – Notizie.com

L’isola conserva una natura quasi incontaminata, sono state ritrovate ben 230 specie di piante spontanee e naturalizzate, con folti boschi di leccio, animali selvatici, giardini all’italiana e panorami incantevoli.
Si ricorda l’orribile Malta dei Papi, carcere a vita scavato nel sottosuolo del monte Tabor, raggiungibile soltanto con un pozzo profondo circa 30 metri e con una stretta galleria che sbocca ai piedi del monte, dotato di un solo piccolo foro per la luce: veniva usata come prigione perpetua per i religiosi colpevoli di gravissimi crimini. Questo perché, l’isola prima di origine etrusca e poi passata ai romani, nel corso del Medioevo e poi del Rinascimento diviene prima proprietà ecclesiastica e in seguito nobiliare.

Ora può tornare a nuova vita

Dopo essere passata più volte di proprietà, nel 2017 l’isola viene acquistata dalla famiglia lombarda dei Rovati, imprenditori farmaceutici, che quest’anno hanno appunto deciso di riaprirla ai visitatori. A partire dal prossimo 2 luglio 2022, si potrà visitare l’isola tutti i sabati fino all’8 ottobre partendo in battello da Capodimonte, inoltre, tutte le domeniche dal 7 al 28 agosto, la si potrà raggiungere anche con un battello in partenza dal porto di Bolsena.

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Mauro Simoncelli