Fisco, game over per i “furbetti” che l’hanno sempre fatta franca. Adesso con il nuovo metodo non sarà più così ecco come funziona.
Se ne stava parlando già da un bel po’ di tempo, ma adesso è arrivata anche l’ufficialità della cosa. E’ arrivato, pardon “operativo“, il nuovo algoritmo antievasione che ha un unico obiettivo. Quale? Quello di rendere anonima la mole di dati che ha a disposizione il Fisco attraverso la Superanagrafe che è entrato in azione.
Come riportato in precedenza tutto questo era già previsto dal decreto che è stato varato appunto dal ministro dell’Economia, Daniele Franco. I dati che servono per l’analisi del rischio evasione ed elusione sono quelli che sono stati riportati nelle dichiarazioni fiscali. Ovvero quelli che servono nelle dichiarazioni fiscali, quelli relativi alle proprietà immobiliari, le informazioni contabili e quelle finanziarie e soprattutto su versamenti e compensazioni.
Ovvero quei dati che servono per poter dare indizi su una possibile evasione fiscale. Cosa c’è di diverso in questo algoritmo? Sicuramente la profondità e la precisione con cui si possono intercettare gli elementi di rischio.
Fisco, controlli su conti correnti e case: attiva la nuova arma
Anche se bisogna fare molta attenzione. Motivo? Il decreto spiega molto bene come avverranno questo tipo di accertamenti. Precisamente in due modi: la prima dove il cervellone elettronico intercetterà gli evasori, mentre nel secondo si verificherà l’intervento umano da parte del personale dell’Agenzia delle Entrate ed anche quelli della Guardia di Finanza.
Da questo momento in poi i dati verranno sintesi dalle operazioni su conti correnti e altri tipi di rapporti finanziari che saranno messi a disposizione dalle Entrate anche alla Guardia di Finanza. Si tratta di un grande passo in avanti per quanto riguarda i controlli fiscali. Tutto per un solo obiettivo: ovvero quello di dare la caccia a chi si crede un “furbetto“.