Scende il numero dei dispersi della tragedia della Marmolada. Intanto le autorità locali hanno chiuso l’intero massiccio.
Proseguono senza sosta le ricerche sulla Marmolada. Ad oggi, come riportato da La Repubblica, il numero dei dispersi è sceso da tredici a otto. Tra i cinque individuati c’è anche un ragazzo trentino attualmente ricoverato in prognosi riservata a Treviso, ma non è in pericolo di vita. La conferma è arrivata anche dal governatore Zaia. “Il paziente non è più sconosciuto – ha ammesso il presidente del Veneto – ha incontrato i suoi genitori“.
Intanto, arrivano le prime testimonianze da chi in questi due giorni è stato impegnato nelle ricerche. “Abbiamo trovato tanti reperti – ha ammesso Maurizio Dell’Antonio, presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino, ai microfoni dell’Ansa – sono delle cose molto dolorose. Ci sono parti umane, di dimensioni molto piccole, tanti neanche collocabili in una parte del corpo. Tutti quanti saranno esaminati per trovare anche un minimo di relazione tra un reperto e l’altro“.
Le autorità locali, intanto, hanno deciso di far diventare la Marmolada off limits. Una scelta fatta per facilitare sia il lavoro dei soccorritori, ma anche per allontanare i curiosi dall’area del disastro. Infatti, nonostante un’ordinanza di chiusura parziale, erano molte le persone che continuavano a salire sul massiccio e da qui il provvedimento di chiudere definitivamente la montagna nei prossimi giorni.
La speranza naturalmente è quello di riaprire la Marmolada il prima possibile, ma in questo momento la priorità è quella di ricercare i dispersi e operare in sicurezza per consentire di mettere in sicurezza l’intera zona.
Al termine di queste operazioni, il sindaco di Canazei valuterà se ci sono le condizioni per riaprire interamente la Marmolada oppure ci saranno zone che resteranno chiuse almeno fino a settembre.
Si tratta di una decisione che, come detto, sarà presa solo al termine delle operazioni di ricerca dei dispersi. Fino a quel momento, la Marmolada resterà chiusa a tutti.