L’azzurro illude il pubblico: va avanti 2-0, ma cede alla distanza. Djokovic si impone in rimonta al quinto set
Un ottimo Jannik Sinner mette in difficoltà uno straordinario Novak Djokovic, costringendo il campione serbo ad una maratona durata oltre tre ore e mezza prima di ottnere il successo e festeggiare il passaggio alle semifinali di Wimbledon. L’azzurro domina i primi due set, si porta in vantaggio, ma cede alla distanza, sotto i colpi dell’ex numero uno del mondo. Il match è stato bello, divertente e ricco di colpi di scena e di scambi eccezionali.
Sinner ha tenuto testa al campione serbo, con ritmi alti e scambi da fondo campo che hanno colto di sorpresa Djokovic, costretto spesso a rifugiarsi in inutili palle corte. Djokovic parte forte, strappa immediatamente il servizio all’avversario e nei primi due game concede solo due punti all’azzurro. Sinner si ritrova sotto e sul 4-1 per il serbo sembra sul punto di capitolare, quando è costretto ad annullare una palla break. Ma sul più bello l’altoatesino riesce a risollevarsi e a rimontare: guadagna il servizio, strappa due volte la battuta a Djokovic e chiude il primo set 7-5 in 57 minuti. Nel secondo set domina in modo inaspettato la scena. Strappa due servizi a Djokovic, mantiene costantemente il pallino del gioco e porta a casa la seconda frazione (che dura solo 35 minuti), con il punteggio di 6-2.
Nel terzo set Djokovic parte forte: mantiene agevolmente i primi due turni di servizio, strappa la battuta a Sinner nel quarto game e mantiene il vantaggio fino alla fine, resistendo agli attacchi di Sinner. L’azzurro prova a rientrare in gara, ma è costretto a cedere (6-3). Nel quarto set l’altoatesino va in grande difficoltà e crolla sotto i colpi di Djokovic, che chiude sul 6-2. Nell’ultimo game infortunio per Sinner che si fa male ad una caviglia nel tentativo di recuperare una palla corta. La gara si decide all’ultimo set: Djokovic è lanciatissimo, l’azzurro arranca. L’ex numero uno del mondo vince due break e chiude con il punteggio di 5-7, 2-6, 6-3, 6-2, 6-2.