Incredibile errore da parte dell’azienda, che trasferisce sul conto in banca della persona in questione l’equivalente di 27 anni di lavoro. Dopo aver assicurato di voler restituire l’intero ammontare, il dipendente si è dimesso e ha fatto perdere le sue tracce
Chissà quante volte lo avrete sognato, ciò che ha vissuto nella realtà un uomo in Sudamerica. E soprattutto, chissà come avreste reagito, perché il dilemma è di quelli che fanno riflettere, che di sicuro portano a farsi mille domande. Supponete di aprire una mattina il vostro conto in banca e trovarlo con decisamente molti più soldi di quanto immaginavate, più o meno quelli che guadagnereste con il vostro lavoro da oggi fino ai prossimi 27 anni.
Un vero sogno, che per una persona in Cile è accaduto veramente, a causa però di un errore da parte dell’azienda per cui lavorava, che con uno sbaglio macroscopico ha versato sul suo conto l’equivalente di 330 stipendi. Al posto dei 500 mila pesos che gli sarebbero spettati da contratto (circa 500 euro al cambio attuale), se n’è ritrovati 165.398.851 (quasi 170mila euro).
Dopo lo shock iniziale per essersi scoperto tutto d’un tratto ricco e quello successivo per aver compreso cosa fosse successo, l’uomo cileno ha segnalato l’anomalia nel pagamento ai propri superiori e al dipartimento delle risorse umane, garantendo che il giorno successivo si sarebbe adoperato per restituire tutto il denaro. La promessa, però, non è stata rispettata. Già, perché a partire da quel momento è diventato irreperibile e dopo un paio di giorni ha comunicato all’azienda tramite una lettera le sue irrevocabili dimissioni. L’uomo ha fatto perdere le sue tracce e la società lo ha denunciato per appropriazione indebita. L’episodio è accaduto più o meno un mese fa e allo stato attuale il “latitante” è ancora in fuga, ricercato dalla polizia. Lui è scappato con il malloppo, proprio come in un film. E voi invece cosa avreste fatto?