Bimbo italiano di sei anni muore a Sharm El Sheik: il motivo è terribile

Le vacanze di una famiglia palermitana si sono trasformate in una tragedia. Il padre del bambino è in terapia intensiva

Una vacanza che si è trasformata in tragedia. Una famiglia devastata nel bel mezzo di un momento di relax. Quello che è accaduto ad una famigliola palermitana durante le ferie in Egitto, è un incubo che sta scuotendo l’opinione pubblica. Una tragedia dalla quale sarà quasi impossibile riprendersi.

Uccisa e decapitata una 22enne

Dovevano trascorrere in ferie quindici giorni a Sharm El Sheik, ma la vacanza si è trasformata in un incubo per una famiglia palermitana. Un bambino di soli sei anni, Andrea Mirabile è deceduto dopo aver mangiato dei cibi che gli hanno provocato un’intossicazione alimentare. Il piccolo non ce l’ha fatta, mentre il padre è ricoverato attualmente (in gravi condizioni) in terapia intensiva. Ad annunciarlo è lo zio materno. “Mio nipote aveva sei anni ed è morto in 36 ore”, racconta Roberto Manosperti. “E’ iniziato tutto venerdì scorso quando i miei parenti sono stati colti da malore improvviso. Un’intossicazione alimentante che lì è molto frequente. Mio cognato Antonio Mirabile, 46 anni, che lavora all’Anas è ricoverato in terapia intensiva“, dice.

La famiglia Mirabile si trovava a Sharm El Sheik da qualche giorno. Papà Antonio, il piccolo Andrea e la mamma Rosalia (incinta) si stavano godendo le tanto attese vacanze. Poi la tragedia. Le condizioni di Antonio, sono valutate con attenzione.Mio cognato ha un tasso di ossigenazione bassissimo e non può viaggiare. Mia sorella Rosalia Manosperti, che è incinta, adesso sta un po’ meglio ma non può tornare in Italia”, spiega. “Purtroppo le notizie sono poche e non si ha un bollettino medico – racconta – I medici sono restii a inviare i referti, visto che c’è di mezzo l’assicurazione. Ieri sera inoltre un emissario del ministero della Salute egiziano si è recato in reparto affermando che per due volte hanno fatto l’esame tossicologico e hanno escluso l’avvelenamento”.

 

Gestione cookie